L’avvio del Giubileo ha incrementato i capillari controlli da parte della Polizia di Stato per quanto concerne le strutture ricettive, che mirano ad attenzionare, oltre al centro storico, anche le zone a maggiore vocazione turistica quali, nello specifico, l’area prospiciente la stazione Termini.
Sono quattro le strutture ricettive nei confronti delle quali, nella giornata di ieri, è scattato il provvedimento di sospensione dell’attività emesso dal Questore di Roma in applicazione dell’articolo 100 T.U.L.P.S.
Gli agenti della Polizia di Stato della Divisione Amministrativa della Questura di Roma, coadiuvati dai ‘colleghi’ dei commissariati di Esquilino e Castro Pretorio, hanno concentrato questa volta le loro ‘attenzioni’ presso le attività ricettive di Via Filippo Turati e via Palestro.
In una di queste, durante il controllo amministrativo, i poliziotti hanno denunciato all’A.G. il titolare per non aver comunicato all’Autorità di P.S. il nominativo di una delle persone alloggiate all’interno ed inoltre, per la violazione dell’articolo 484 c.p., per aver falsamente attestato la permanenza di un’altra alloggiata e la conseguente sospensione per la durata di 7 giorni dell’attività ricettiva autorizzata.
Sempre in via Filippo Turati, l’attenzione dei poliziotti è stata rivolta all’interno di un’altra struttura ricettiva dove, durante il controllo, è stato rilevato che era stata aumentata la capacità ricettiva di alcuni posti letto rispetto a quanto effettivamente dichiarato dal titolare che, per questo, è stato sanzionato amministrativamente. Per lui, è scattata anche la denuncia per aver omesso di comunicare all’autorità di P.S. i nominativi di due clienti arrivati il giorno precedente e partiti nel corso del controllo amministrativo. Sospensione di sette giorni anche in questo caso per l’attività ricettiva autorizzata.
In via Palestro, infine, l’attività di controllo eseguita dal personale della Polizia Amministrativa della Questura di Roma si è focalizzata sul gestore di due attività ricettive: un albergo ed un affittacamere. Qui gli agenti hanno ‘scoperto’ un albergo “diffuso” abusivo: l’escamotage per creare un vero albergo accorpando più strutture come affittacamere o le c.d. “altre forme di ospitalità” aggirando così leggi e regolamenti. Un ‘modus operandi’ non nuovo nella Capitale e scoperto più volte dagli investigatori della Divisione Amministrativa durante i loro molteplici controlli. I poliziotti hanno infatti riscontrato che, presso la reception dell’hotel, di fatto veniva gestita anche la struttura ricettiva di affittacamere, dove venivano effettuate le operazioni di check in e check out degli ospiti, con la presenza delle chiavi delle stanze di entrambe le strutture, la numerazione sequenziale delle stanze anche se appartenenti a strutture diverse. Il Questore di Roma ha emesso, ai sensi dell’art. 100 T.U.L.P.S., un provvedimento di cessazione immediata dell’attività abusiva e contestualmente la sospensione di 7 giorni di ciascuna delle attività ricettive autorizzate con conseguente chiusura.
Sono stati gli stessi agenti della Divisione Amministrativa e Sociale ad apporre i sigilli alle strutture ricettive interessate dai provvedimenti.