A seguito degli scontri verificatisi a Pisa e Firenze tra poliziotti e manifestanti durante le iniziative a favore della Palestina, si registra la presa di posizione del Nuovo Sindacato Carabinieri.
A esprimere solidarietà ai sindacati della Polizia di Stato intervenuti in merito, è Giorgio Carugati, responsabile dell’Ufficio Organizzazione Mobile di NSC.
“Condividiamo pienamente – afferma – le dichiarazioni degli esponenti sindacali di SIAP, FSP e SAP e manifestiamo la nostra vicinanza ai colleghi della Polizia di Stato”.
Colleghi che, secondo Giorgio Carugati, sarebbero stati già “condannati” mediaticamente e dall’opinione pubblica per il loro operato senza tenere minimamente conto delle necessità legate alla gestione dell’aggressività dei manifestanti.
“Tutto ciò – precisa – a scapito non soltanto degli operatori, ma anche degli incolpevoli cittadini perbene”.
“Siamo posti a baluardo di mille obiettivi – osserva – ma spesso noi stessi diveniamo baluardi di comodo, mentre diventa quasi normale registrare feriti e danni a mezzi e materiali tra le forze dell’ordine”.
“La giustizia farà il proprio corso – sottolinea – ma in questa, come in altre occasioni, sono d’obbligo alcune riflessioni rivolte soprattutto a chi ci definisce cattivi”.
“Li sfidiamo – spiega il capo dell’Ufficio Organizzazione Mobile – a fronteggiare e bloccare moltitudini che si fanno beffa dei divieti imposti dallo Stato: di certo, non è semplice svolgere compiti così delicati senza l’impiego della minima forza, necessaria e indispensabile, per respingere chi mette in atto comportamenti violenti”.
“Il Nuovo Sindacato Carabinieri – assicura – sarà sempre a fianco dei colleghi che vivono la vita reale, lontano dai salotti, e che operano in strada a tutela della sicurezza e della libertà dei cittadini: pertanto, non accettiamo indicazioni da parte di chi vorrebbe insegnare come svolgere il nostro lavoro”.
“Rimane l’amarezza – conclude Giorgio Carugati – dinanzi alle ostilità di certi finti pacifisti che all’unisono recitano frasi come tout le monde déteste la police, anche durante manifestazioni non autorizzate, in spregio al Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza”.