«Va bene il ricordo, le commemorazioni, alle quali non ci siamo accodati perché non può esserci piena consapevolezza della memoria se manca la giustizia davanti all’omicidio di due servitori dello Stato. Il “difetto di giurisdizione” per il funzionario del Pam irreperibile e il “non luogo a procedere” nei confronti dell’altro, vanificano il sacrificio dell’Ambasciatore e del nostro valoroso collega che ha sacrificato la sua vita per tentare vanamente di salvare quella di Attanasio».
Così Massimiliano Zetti, segretario generale del Nuovo Sindacato Carabinieri (NSC), a tre anni dall’attentato in Congo in cui hanno perso la vita il diplomatico Luca Attanasio, il militare dell’Arma dei Carabinieri Vittorio Iacovacci e l’autista del Pam Mustapha Milambo.
«Confidiamo nel ricorso della Procura delle Repubblica – dice Zetti – è inammissibile che nel nostro Paese non si faccia chiarezza sulla morte di due suoi servitori ed è ancora più inaccettabile che a nessuno importi come e perché siano morti all’estero un nostro ambasciatore e un nostro carabiniere».