Due diversi salvataggi dei poliziotti tarantini a Taranto (15enne a discesa vasto) e Gioia del Colle (donna da cavalcavia) che meritano il giusto riconoscimento
«Due poliziotti della squadra volante della Questura di Taranto, hanno salvato un ragazzino di 15 anni che aveva manifestato l’intenzione di farla finita a causa di un momento di disagio che stava vivendo, probabilmente a causa di episodi di bullismo, un fenomeno purtroppo dilagante e che non miete vittime solo tra i giovani, ma anche tra gli operatori della scuola come la recente aggressione al dirigente scolastico di un istituto comprensivo tarantino».
A dichiararlo è Antonio Digregorio segretario generale del Sindacato di Polizia Siulp di Taranto.
«I fatti si sono verificati lo scorso sabato a discesa del vasto, in città vecchia, dove i colleghi sono stati allertati da due ragazzine che cercavano di far desistere il loro amichetto. Il pronto intervento dei poliziotti e il loro dialogo empatico con il minore alquanto agitato, ha fatto sì che si scongiurasse il peggio. Lo stesso episodio è avvenuto qualche mese fa a Gioia del Colle, dove due colleghi della sottosezione della Polstrada di Palagiano, hanno salvato una donna che voleva lanciarsi da un cavalcavia. Dispiace – osserva Digregorio – che qualcuno si limiti solo a compiacersi di azioni di salvataggio di questo tipo, senza riconoscere il giusto merito a questi interventi. I poliziotti non sono certo remunerati, né possiedono le competenze per svolgere le funzioni di psicologo, sebbene alla fine siano anche e soprattutto questo, avendo sviluppato un grande senso d’intervento e di mediazione non certo in centri di specializzazione, ma presso “l’accademia della strada” dove sono chiamati ogni giorno a confrontarsi con tante situazioni, talvolta anche con la disperazione di persone che, mentre vengono salvate, possono compromettere la vita degli stessi operatori. Poi ci sono i casi delicati, ed è esattamente anche quello che è accaduto ai due nostri bravissimi agenti della squadra volante l’altra sera a Taranto: sotto un vuoto di 20/30 metri, con un fragile ragazzino di appena 15 anni in preda allo sconforto. Non basta compiacersi, occorre dare il giusto merito e lustro agli uomini dello Stato sempre pronti a salvare la vita degli altri. Fortunatamente – prosegue – nonostante le linee stringenti della Polizia di Stato in merito alle proposte premiali, il nostro Questore si è sempre mostrato molto sensibile e pronto a valorizzare le gesta dei suoi uomini. È un atto dovuto – conclude – che interventi encomiabili come questo ricevano la giusta gratificazione, soprattutto quando il nostro lavoro va fuori dall’ordinario e viene sminuito facendolo passare come un qualcosa di tutti i giorni».