«A poco più di 24 ore da un precedente fatto di sangue in cui a perdere la vita è stato un ragazzo appena 14enne, la Capitale è nuovamente teatro di un efferato omicidio. Una sparatoria in piena regola tra cosche calabresi con più di 12 colpi esplosi verso l’auto delle vittime: un morto e un ferito. Non è più procrastinabile attendere, è urgente agire per mettere un argine al dilagare della criminalità e del fenomeno mafioso che ormai come un cancro divora la Capitale».
Ad esprimere preoccupazione e sgomento sono i dirigenti della segreteria provinciale di Roma del Nuovo Sindacato Carabinieri (NSC) che sottolineano ancora una volta lo stato emergenziale in cui quotidianamente sono costretti ad operare i carabinieri della Capitale: «I colleghi sono chiamati a svolgere turni massacranti, senza la possibilità di avere il doveroso recupero psico-fisico, senza mezzi idonei ed efficienti e soprattutto carenti di un turn over necessario ad affrontare quello che ormai è sotto gli occhi di tutti: un far west Capitale».