A 55 anni, dopo 23 passati al lavoro con un incarico d’ufficio, è stato trasferito d’autorità al nucleo radiomobile del reparto operativo, “ma non ha avuto alcuna formazione specifica e inoltre ha problemi fisici certificati che non gli consentono di svolgere il servizio: rischia di essere un danno per sé, ma soprattutto per i cittadini”. A segnalare la situazione di un luogotenente in servizio a Bologna è Nsc (Nuovo sindacato carabinieri) che annuncia, attraverso il segretario generale regionale Giovanni Morgese, ricorso al vicecomandante dell’Arma per la revoca del provvedimento.
Il sottufficiale di recente aveva avuto una sanzione disciplinare collegata ad un caso di presunte molestie: la questura della provincia di un’altra regione aveva rigettato l’ammonimento richiesto ma aveva comunque emesso una diffida. Ne è nato il procedimento disciplinare, contestato e per questo impugnato al Tar dal luogotenente. Dal 2016 ha avuto problemi di salute che lo hanno portato a lunghi periodi di malattia, tra il 2018 e il 2019 per 16 mesi di fila. Nsc sottolinea come il problema fisico riconosciuto come causa di servizio non permetta al carabiniere di stare sei ore consecutive seduto in auto e seguire le incombenze di un lavoro dinamico come quello del radiomobile. Inoltre, “non ha ricevuto corsi di formazione sulle leggi in ordine ai compiti di polizia giudiziaria e nella delicatissima materia del codice rosso”. “Non è un atteggiamento corretto – dice il segretario Morgese – mettere il personale impreparato sulla strada: potrebbe solo creare danni per se stesso e per gli altri”. Si chiede quindi la revoca o la sostituzione con trasferimento ad altro incarico: da tempo il militare chiede di essere spostato nella regione dove risiede la figlia minorenne.