Si è tenuto ad Altamura, presso il Cinema-Teatro Mangiatordi, il convegno sulla devianza giovanile organizzato dalla segreteria nazionale del Nuovo Sindacato Carabinieri (NSC).
La società attuale sembra essersi arenata nel dilemma tra il desiderio di fare e la disperazione di non poterci arrivare. Quindi da un lato la volontà di non permettere ai propri sogni di svanire e dall’altro le poche opportunità in circolazione.
È proprio questo il contesto e l’emotività personale in cui vivono i giovani al giorno d’oggi.
Ruolo chiave è giocato anche dai nuovi “approcci relazionali”, sempre più “social” e meno personali.
Modelli di vita e stereotipi che spesso tengono a freno la personalità dei ragazzi quasi costretti ad uniformarsi.
Se da un lato vi è un contesto sociale mutato ove risulterebbero proiettati i ragazzi oggigiorno, dall’altro vi è un campanello d’allarme riguardo l’aumento nell’ultimo decennio dei reati commessi dai minori e giovani in genere, soprattutto di tipo predatorio e afferente lo spaccio di sostanze stupefacenti.
Il periodo pandemico e l’attuale situazione economica globale, hanno comportato un inasprimento delle già ridotte condizioni produttive e di vita, oltreché aver inciso ulteriormente sui rapporti interpersonali proprio tra le nuove generazioni.
È un dato di fatto che in genere, la criminalità abbia una propensione intrinseca nel sapersi rinnovare e proliferare in base alle situazioni temporali. Le misure di contrasto sono esistenti, ma gli sforzi dei governi, delle amministrazioni locali, magistratura e Forze di Polizia devono essere supportate soprattutto dalla società civile, maturando quella consapevolezza che l’illegalità è un male da denunciare.
Si determina così la necessità che tutti indistintamente, siano produttori di quel bene chiamato sicurezza che passa obbligatoriamente da un contrappasso culturale che deve partire dalla figura dei giovani.
Dove c’è sicurezza, c’è sviluppo e investimento.
L’impegno del Nuovo Sindacato Carabinieri nel diffondere la cultura della Sicurezza e della Legalità serve affinché si creino i presupposti ove, a partire proprio dalle nuove generazioni, si possa far loro conoscere le numerose opportunità e alternative a tutte le devianze insite nell’attuale contesto sociale.
Ed è per questo che, lo scopo di questo evento, è proprio creare l’occasione in cui tutte le Istituzioni e figure professionali chiamate in causa, possano tramite un proficuo confronto, tracciare una rotta in una comunità, Altamura, con una storia, tradizioni e particolare vocazione imprenditoriale che non può prescindere dal ruolo chiave dei giovani.
L’illegalità, il crimine in genere, trovano terreno fertile laddove c’è uno stato di bisogno e proprio il bisogno prolifera laddove mancano opportunità.
Ed ecco perché l’evento, esaminato da un punto di vista politico, sociale e perché no scientifico, dovrà sviscerare i punti focali per delineare quali possano essere le basi per creare una comunità che possa permettere ai ragazzi di esprimere liberamente le proprie abilità accrescendo così il valore delle comunità.
Ha introdotto i lavori Vincenzo Incampo, Segretario Nazionale del Nuovo Sindacato Carabinieri e sono intervenuti il Dott. Silipo Giuseppe – Dir. Gen. USR Puglia e il Prof. Antonio Petronella – Sindaco di Altamura.
Tra i relatori invece, hanno tenuto il loro discorso la Dott.ssa Sabrina Burgoni – Psicoterapeuta e Psicologa forense, la Dott.ssa Paola Vegliantei – Presidente Accademia della Legalità e la Dott.ssa Maria Paola Stefanelli – Comandante Polizia Locale di Altamura.
All’incontro moderato dalla giornalista Mariapaola De Santis, hanno preso parte l’On. Pasqua L’Abbate – Camera dei Deputati, il Sen. Mariolina Castellone – Vicepresidente del Senato e la Dott.ssa Maria Cristina Pisani – Presidente Consiglio Nazionale Giovani. Ha concluso i lavori Michele Capece – Segretario Generale Aggiunto NSC.