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Hunter Biden è stato incriminato a Los Angeles per nove capi di accusa relativi a reati fiscali, di cui tre penali, per cui, se condannato, rischia una condanna fino a 17 anni di carcere. Le nuove accuse formalizzate in California sono il secondo caso aperto contro il figlio del Presidente che nel 2024 si ripresenterà alle elezioni Usa, dopo quello avviato nel Delaware, per l'accusa di aver acquistato illegalmente un'arma da fuoco nell'ottobre del 2018, dopo aver dichiarato il falso sostenendo che non faceva uso di stupefacenti quando era invece dipendente da crack e cocaina. Hunter Biden si è dichiarato non colpevole. Le nuove accuse si riferiscono a un presunto schema durato quattro anni che lo ha portato a non pagare almeno 1,4 milioni di dollari in tasse federali dovute dal 2016 al 2019, come si legge nell'atto di 56 pagine. "Biden ha speso milioni di dollari per un tenore di vita stravagante invece che pagare le tasse dovute", si legge nell'atto dove si legge che "tra il 2016 e il 15 ottobre 2020, l'imputato ha speso questi soldi in droga, escort e fidanzate, beni di lusso alberghi e immobili in affitto, auto esotiche, vestiti e altri oggetti di carattere personale, in breve, tutto tranne le tasse£. Solo nel 2018 aveva speso più di 1,8 milioni di dollari, fra cui 772mila dollari in prelievi di contanti, 383mila per pagare donne, 151mila in vestiti e accessori. Joe Biden è atteso nel Sud della California per la sua prima partecipazione a un evento nella regione per la raccolta fonti per la sua campagna elettorale. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)