Volge al termine una giornata di grande spessore nei confronti delle nascenti relazioni che si stanno concretizzando in positivo con il Dicastero della Difesa. Un apprezzabile confronto con il Ministro Guido Crosetto che ha ribadito a tutte le sigle convenute l’importanza del dialogo in un contesto, quello odierno limitato nei tempi esclusivamente per ulteriori impegni istituzionali. Sul punto, come Nuovo Sindacato Carabinieri riconosciamo che da un punto di vista formale non esiste un obbligo a ricevere i sindacati militari che solo tra 2 mesi e cioè il 31 gennaio 2024 conseguiranno la certificazione atta a misurarne la consistenza associativa al fine di individuarne la rappresentatività. Il Ministro ha invece ritenuto utile e opportuno riceverci, poiché consapevole che alla prossima riunione saranno le sigle sindacali militari a sedersi al tavolo della contrattazione e non più la vecchia rappresentanza militare, che a breve quindi cesserà la sua attività. Iniziativa meritevole di plauso è stata volontà espressa dal Ministro sul voler incardinare l’Ufficio Relazioni Sindacali presso il Gabinetto del Ministro anziché presso Stato Maggiore Difesa costruendo tale ufficio con il contributo e i suggerimenti dei sindacati militari. Sul fronte del rinnovo contrattuale a fronte di un previsto stanziamento di 1 miliardo e 500 milioni per il comparto sicurezza e difesa, abbiamo consegnato la “piattaforma contrattuale di NSC” nella quale abbiamo indicato le priorità indispensabili su cui dirottare le risorse disponibili quali retribuzioni e specificità per sopperire, almeno in parte all’erosione del potere di acquisto che i Carabinieri, come tutto il comparto, hanno subito negli ultimi anni
Massimiliano Zetti e Michele Capece, Segretario Generale e Segretario Generale Aggiunto del Nuovo Sindacato Carabinieri