(Adnkronos) – In occasione della partita Monza-Torino dell’11 novembre, i giocatori di AC Monza scenderanno in campo con una maglietta speciale che “dà voce” alle donne vittime di violenza, per sensibilizzare gli uomini sul crescente problema sociale. L'official sponsor del club Motorola ha infatti messo a disposizione il proprio spazio sul petto delle maglie dei biancorossi, per ospitare testimonianze rappresentative di vittime di violenza che si sono rivolte a Telefono Rosa. Nella parte frontale delle magliette di AC Monza al posto del logo del brand Motorola il messaggio che rappresenta l’intera campagna di sensibilizzazione: “Era l’uomo dei miei sogni, oggi è il mio incubo”. A supporto della campagna, sono state sviluppate diverse magliette ed ognuna ospita un messaggio differente raccolto da Telefono Rosa, per testimoniare le diverse storie di violenza: “Se è amore, perché fa così male?”, “Mi ripete che sono sua, ma io non sono un oggetto”, “Ho provato a scappare, ma mi ha sempre trovata”, “Sono rimasta con lui, solo per la paura di perdere mio figlio”, “A farmi più male era la vergogna”, “Sei solo una pazza, non ti crederà nessuno”, “Era gentile con tutti, ma a casa era un mostro”, “Per lui non valevo nulla e alla fine ci ho creduto”, “Pensavo fossero amici, perché mi hanno fatto questo?”, “Non mi lega più nulla a lui, solo la paura”. Il fiocco bianco inserito sulle maglie, inoltre, rappresenta l’impegno degli uomini a manifestare la propria opposizione contro la violenza sulle donne. Al termine della partita, le maglie saranno messe all’asta su LiveOnlus fino al 25 novembre e il ricavato sarà devoluto a Telefono Rosa per contribuire a sostenere l’importante attività a tutela delle donne. “In un’epoca in cui le attività dei brand hanno un impatto sulla percezione della collettività, le aziende hanno l’opportunità di contribuire a sostenere responsabilmente le cause sociali del Paese in cui operano, facendo leva sui propri valori e asset”, ha affermato Carlo Barlocco, amministratore delegato di Motorola che aggiunge: “Per questo abbiamo deciso di amplificare l’impegno di un’organizzazione che, con estrema determinazione da decenni combatte uno dei principali fenomeni che sta ferendo la nostra società, la violenza contro le donne”. Le oltre 4.000 chiamate ricevute nei primi 9 mesi del 2023 dal centralino nazionale del Telefono Rosa, che registrano un incremento del 15%, confermano che la violenza contro le donne è un fenomeno in crescita, soprattutto tra i giovani; l’età media di chi si rivolge al servizio, infatti, si sta drasticamente abbassando, e una donna su quattro, ha meno di 29 anni. Una tendenza che richiede interventi concreti per prevenire e combattere le cause, dove sono essenziali, strategie mirate all’educazione, alla sensibilizzazione e al sostegno degli operatori del settore. “Si pensa sempre che solo noi donne dobbiamo occuparci di violenza. Purtroppo, la violenza di genere è un fenomeno culturale e sociale che colpisce tutti e tutte. Per questo siamo contente di rivolgerci agli uomini, per sensibilizzarli e sperare che siano al nostro fianco nella lotta. Non c’è modo migliore per farlo che quello di utilizzare il gioco del calcio", afferma la presidente di Telefono Rosa Maria Gabriella Carnieri Moscatelli. “Siamo davvero grate di partecipare ad un progetto così importante. Attraverso le magliette i giocatori faranno sentire in campo la voce di tante donne che purtroppo subiscono in silenzio. Da sempre crediamo che lo sport sia uno strumento essenziale per veicolare messaggi fondamentali". Adriano Galliani, amministratore delegato AC Monza, ha commentato: "Siamo orgogliosi di avere al nostro fianco un Official Sponsor come Motorola con il quale condividiamo valori sociali e grande senso di responsabilità. Questa iniziativa, unica nel suo genere, è di grande impatto perché la maglia da gara è da sempre lo strumento più visibile nel mondo del calcio. Auspichiamo di sensibilizzare il pubblico verso questo grave problema sociale e al tempo stesso di dare un aiuto concreto all'associazione Telefono Rosa nella sua attività a tutela delle donne". —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)