(Adnkronos) – Con la 'stretta' contenuta nella Manovra 2024 in materia di pensioni, Quota 103 e Ape social riguarderanno solo 10.000 persone. E' il quadro che il segretario confederale della Cgil Christian Ferrari ha delineato oggi nell'audizione al Senato sulla legge di bilancio. Il pacchetto previdenza "ha qualcosa di clamoroso", ha aggiunto, sottolineando che le modifiche allo schema Quota 103 "confermano e addirittura la peggiorano" la legge Fornero "neutralizzando, di fatto, le già insufficienti misure di flessibilità in uscita, con i nuovi requisiti più restrittivi, infatti, quota 103 e ape sociale riguarderanno nel complesso nemmeno 10.000 persone, mentre opzione donna, ulteriormente peggiorata con l’incremento di un anno dell’età anagrafica, rimarrà concretamente inutilizzata". Quanto all lavoro, ha continuato, "è il grande assente di questa manovra: non c'è alcuna politica per la creazione di lavoro, a partire dalla pubblica amministrazione, e si continua con la logica delle decontribuzioni, dei bonus e degli incentivi alle imprese; nulla contro la precarietà, il lavoro povero, il sommerso, anzi il contrario: dal no al salario minimo alla liberalizzazione dei contratti a termine, all'allargamento dei voucher previsti dal cosiddetto decreto lavoro; nessun intervento sul fronte della salute e sicurezza del lavoro". In materia di fisco, inoltre, i rappresentanti della Cgil nell'audizione hanno affermato che "una riforma una tantum – con coperture in deficit e a tempo – di uno dei principali architravi del sistema tributario, è qualcosa che non si era mai visto". "La sostanza – si denuncia – è che si ipoteca anche la prossima manovra 2025, perché tra un anno si dovrà ripartire dal reperimento di circa 15 miliardi per confermare queste misure, oppure tagliare – per la stessa cifra – i salari dei lavoratori". —facilitaliawebinfo@adnkronos.com (Web Info)