(Adnkronos) – Il New York Times fa mea culpa e ammette che nella prima copertura dell'esplosione dell'ospedale di Gaza la scorsa settimana "si è basato troppo sulle accuse di Hamas, senza chiarire in modo sufficiente che queste non potevano essere immediatamente verificate". E' quanto si legge in un editoriale con cui il giornale americano fa autocritica per il modo in cui, il 17 ottobre scorso, ha titolato con le accuse di Hamas agli israeliani per l'esplosione che ha provocato centinaia di morti e feriti. Israele ha negato questa responsabilità, puntando il dito – e presentando prove – contro un razzo lanciato dalla Jihad Islamica: il giornale sottolinea che "americani ed altri funzionari internazionali hanno detto che le prove indicano che il razzo veniva dalle posizioni palestinesi". Il Times ammette che avrebbe dovuto avere "più cura nella presentazione iniziale, ed essere più esplicito riguardo a quali informazioni potevano essere verificate". Perché – conclude – le notizie inizialmente riportate hanno dato "ai lettori un'impressione incorretta riguardo a quello che si sapeva e quanto fosse credibile" la versione data. La nota di autocritica del Times arriva nello stesso giorno in cui il giornale scrive che da Hamas non sono arrivate finora prove o ricostruzioni in grado di sostenere le accuse mosse a Israele per il bombardamento dell'ospedale. Hamas ha ammesso, rispondendo a una domanda del quotidiano americano, che non sono stati in grado di localizzare componenti di munizioni sul sito bombardato. Un rappresentante di rango dell'organizzazione al potere nella Striscia di Gaza ha spiegato che il missile che ha colpito l'ospedale "si è dissolto come sale nell'acqua", è vaporizzato. Il ministero della Salute locale non ha inoltre fornito indicazioni in sostegno del bilancio dei morti, 471, denunciato. Israele ha denunciato che ad avere un impatto sull'ospedale è stato un missile della Jihad islamica che non ha raggiunto l'obiettivo. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)