(Adnkronos) – "Sull'immigrazione, in questi mesi, siamo riusciti a cambiare le parole d'ordine in Europa". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in una lunga intervista al Giornale a un anno dal suo insediamento a Palazzo Chigi. "E se fino all'anno scorso si parlava solo di movimenti secondari, quelli all'interno dell'Unione europea, oggi sentiamo parlare di come 'difendere i confini esterni' oppure 'decidiamo noi chi entra in Europa, non i trafficanti di esseri umani'. Quest'ultime non sono parole mie, ma della presidente della Commissione europea Von der Leyen. Questo vuole dire avere inciso profondamente sull'idea che l'Europa ha sull'immigrazione, cambiandone radicalmente l'approccio". "Se oggi si parla anche della necessità di missioni navali, come noi diciamo da sempre – sottolinea la premier – è merito dell'Italia, che chiede una missione europea in accordo con le autorità del Nord Africa per fermare la partenza dei barconi, verificare in Africa chi ha diritto o meno all'asilo e accogliere in Europa solo chi ne ha veramente diritto. In più stiamo portando avanti l'idea del Piano Mattei, che è un cambio radicale nel rapporto con l'Africa che passa da paternalistico a paritario". "Un anno fa abbiamo ricevuto l’incarico di guidare l’Italia. Un onore e una responsabilità enorme in un momento storico incerto e complicato" dice la presidente del Consiglio. "Avevamo promesso ai cittadini che avremmo lasciato un’Italia migliore di quella che avevamo trovato, una Nazione della quale essere fieri e che ricoprisse un ruolo da protagonista nel mondo, ed è quello che stiamo facendo. Molti sono stati i traguardi raggiunti, molti altri ne arriveranno. Siamo solo all’inizio, la strada di fronte a noi è ancora lunga e tortuosa, ma continueremo a testa alta a fare quelle scelte coraggiose che per troppo tempo non sono state fatte. Un anno fa abbiamo scritto la storia. Ora stiamo scrivendo il futuro dell’Italia". "Ho fatto un patto con gli italiani e ho promesso che avrei restituito loro una nazione migliore di come l'ho ricevuta. Per questo, non smetterò mai di lottare e di impegnarmi. Al popolo italiano devo l'onore di poter guidare l'Italia, una grande nazione, una potenza mondiale di cui è bello poter tornare ad essere fieri". "Sono certa di essere rimasta fedele a me stessa. Ciò che è cambiato – dice – è sicuramente il modo di affrontare le situazioni e il carico di responsabilità che il ruolo che mi è stato affidato impone". "Io e Matteo (Salvini, ndr.) governiamo insieme in Italia, bene e in armonia, e pur appartenendo a gruppi distinti abbiamo entrambi l'obiettivo di dare un contributo per la creazione di un'Europa ancora più forte" dice la premier, aggiugendo che "il resto sono speculazioni". Parole di 'miele' anche per Forza Italia, considerato un "alleato concreto e affidabile". "Ho visto nascere Fratelli d'Italia, ne ho visto i progressi, ne ho vissuto le delusioni e le fatiche" dice Meloni. "Oggi sono orgogliosa e fiera di poter dire che è un partito solido, vivo, fatto di militanti e di una classe dirigente che si dimostra all'altezza delle responsabilità che ha. Siamo un partito in costante crescita, in termini di consenso e di iscritti. Il tesseramento non è ancora chiuso, ma le adesioni sono già a quota 280mila, quasi il doppio rispetto all'anno scorso, e a breve si aprirà la stagione dei congressi locali, un momento fondamentale nella vita di un partito". "Fratelli d'Italia, in questi mesi in cui è al governo – rimarca – ha dato prova di serietà e senso di responsabilità e ha dimostrato di essere un partito compatto e unito dall'amore per l'Italia". "Posso escludere che governerò con i socialisti" dice, poi, la presidente del Consiglio. "Siamo antitetici, ma sono convinta che gli equilibri dell'Europa cambieranno e le forze di centrodestra sapranno fare quella proposta alternativa che da troppo tempo l'Europa attende". —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)