(Adnkronos) – L’alopecia areata è una malattia autoimmune rara, colpisce il 2% della popolazione mondiale (circa 145 milioni), indipendentemente dal sesso, dal colore della pelle, dalle abitudini alimentari, dai comportamenti igienici e personali. Solo in Italia si stima che ne soffrano poco più di 117.900 persone, un dato “sottostimato” per medici e pazienti che chiedono di accendere i riflettori su una patologia poco nota e per questo non considerata, nonostante abbia un impatto notevole sulla qualità della vita di chi ne soffre, dei loro familiari, soprattutto quando interessa bambini, adolescenti e donne. E per sensibilizzare l’opinione pubblica al fine di accrescere la consapevolezza sulla malattia oggi al ministero della Salute è stata presentata “Alopecia Areata Day”, la Giornata nazionale della malattia, un evento che quest’anno si terrà il 27 ottobre e che gode del completo appoggio di 26 ospedali italiani che si rendono disponibili per effettuare screening ai pazienti. Quel giorno dermatologi e psicologi visiteranno i pazienti ed effettueranno consulti gratuitamente nelle strutture sanitarie che aderiscono al progetto. L’iniziativa è stata illustrata alla presenza, tra gli altri, del sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, la deputata Immacolata Zurzolo, membro della XI Commissione Lavoro pubblico e privato della Camera; Alfredo Rossi, professore associato presso la Clinica dermatologica del Policlinico Umberto I Università La Sapienza di Roma, e Claudia Cassia, presidente di Aipaf Associazione italiana pazienti alopecia and Friends – organizzazione di volontariato riconosciuta dal terzo settore, che ha promosso la conferenza stampa in collaborazione con FB&Associati. “L’alopecia areata è una patologia che può notevolmente influire sul benessere psicologico e sull'autostima delle persone che ne sono colpite – commenta Gemmato – Bene, quindi, iniziative come quelle di oggi finalizzate a garantire che le persone affette da alopecia areata ricevano l'attenzione e il supporto che meritano; fondamentale, in questo, anche il prezioso ruolo delle associazioni dei pazienti. Dobbiamo lavorare per promuovere la ricerca, la diagnosi precoce e l'accesso a terapie adeguate, con l'obiettivo di migliorare la qualità di vita di coloro che affrontano quotidianamente questa condizione”. La sensibilizzazione e il sostegno ai pazienti rappresentano un aspetto fondamentale nell'affrontare questa sfida. Proprio per questo motivo da anni viene promosso l’Alopecia Areata Day, fortemente voluto dall'Aipaf, che lavora per tutelare i diritti e il benessere dei pazienti affetti da questa patologia. “L'impegno costante della nostra associazione nasce da un presupposto scientifico ed è volto a offrire un sostegno emotivo e a diffondere informazioni cruciali tra coloro che affrontano questa condizione – dichiara Cassia – Riconosciamo e siamo profondamente grati per il supporto offerto dalle istituzioni, poiché rappresenta un pilastro fondamentale per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla malattia, promuovere la ricerca scientifica e migliorare l'accesso alle terapie. Iniziative come questa rivestono un'importanza fondamentale nel diffondere la consapevolezza sulla nostra malattia, e siamo sinceramente riconoscenti alle istituzioni per il loro contributo”. L'alopecia areata è una condizione autoimmune caratterizzata da un andamento cronico e recidivante, con una predisposizione genetica, che colpisce sia maschi che femmine in modo equo. Questa patologia presenta due picchi d'incidenza, uno in età pediatrica e l'altro tra i giovani adulti. Nonostante la sua manifestazione clinica generalmente non grave, l'Alopecia Areata può avere un impatto notevole sulla qualità della vita dei pazienti, dei loro familiari, soprattutto quando colpisce bambini, adolescenti e donne. "Queste sinergie agevolano lo scambio di informazioni e l'accesso alle risorse indispensabili per potenziare la diagnosi e la terapia della malattia – afferma Rossi – L'impegno delle istituzioni svolge un ruolo cruciale nell'innalzare la qualità dell'assistenza ai pazienti, confermando l'importanza della ricerca nel sostegno della patologia e delle persone colpite”. “Esprimo con gratitudine il mio riconoscimento per il dialogo costruttivo instaurato tra l'Associazione italiana pazienti alopecia and friends e il sottosegretario alla Salute, mirato alla sensibilizzazione sul tema dell'alopecia areata. Questo impegno comune – conclude Zurzolo – ci apre la strada verso una gestione più efficace di questa patologia, grazie alla costante dedizione e alla determinazione nella ricerca. Ora ci avviciniamo sempre di più a una comprensione più approfondita della malattia e all'implementazione di soluzioni che possano migliorare la vita dei pazienti affetti da alopecia areata" —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)