(Adnkronos) – “In tema di prevenzione occorre cambiare passo. Per farlo bisogna che tutti i tecnici e i politici diano maggiore evidenza all'importanza della prevenzione, che ci sia una maggiore sostenibilità economica, una maggiore e migliore organizzazione, con dotazioni standard per i Dipartimenti di prevenzione e una maggiore comunicazione e integrazione fra tutti quelli che sono gli attori a supporto della prevenzione”. Tutto questo “mantenendo il governo legato ai dipartimenti di prevenzione” ma “con la disponibilità e la capacità di comunicare e di lavorare insieme”. Lo ha detto Francesca Russo, Direttore della Prevenzione della Regione del Veneto e coordinatore della Prevenzione all'interno della Commissione Salute in occasione dell’incontro “Prevenzione sfida per l’equità nelle Regioni – Vaccinazioni nell’anziano e screening organizzati: valore, risorse e accessibilità” promosso a Roma da Salutequità con il contributo non condizionato di Sanofi. “Aggiornare i Lea – continua Russo – è estremamente importante perché sono i Livelli essenziali di assistenza dovuti ai cittadini. Questo comporta, automaticamente un adeguamento sia dal punto di vista del fondo per la sostenibilità degli stessi, sia la necessità di organizzarli per offrirli. Ma la modifica dei Lea deve essere accompagnata dalla sostenibilità degli stessi. Questo – riflette – porterebbe anche a una riduzione di disuguaglianze che ci sono fra le diverse regioni, perché ci sono regioni che pur non avendo i Lea offrono una determinata prestazione alla propria popolazione, ma ci sono Regioni che invece fanno fatica” a garantire “quello che già previsto nell'ambito dei Lea attuali”. Tutto “questo – conclude Russo – genera, all'interno del Paese, disuguaglianze per cui alcuni cittadini hanno quello che è Lea e oltre, mentre altri cittadini invece non riescono ad avere quello che dovrebbero”. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)