(Adnkronos) – Sette indagati, tra cui di un adolescente 15enne, accusati a vario titolo di estorsione, lesioni personali commesse in più persone riunite con utilizzo di armi, violenza privata, il tutto con l’aggravante del metodo mafioso. La 'gang', agendo col metodo mafioso e avvalendosi della forza intimidatrice espressa dal sodalizio, tra il febbraio e il maggio scorso, avrebbe attuato una serie di violenze e minacce nei confronti del titolare e dipendenti della discoteca ‘ECS Dogana’ che si trova nel porto di Catania, "assoggettandoli a una vera e propria condizione di succube", dicono i carabinieri. Gli indagati, con le modalità del ‘branco’, avrebbero ‘spadroneggiato’ all’interno del locale con avventori e addetti ai lavori, ingaggiando finte risse per creare disordini, minacciando e picchiando barman e buttafuori per estorcere entrate e consumazioni gratuite, intimidendo i clienti e causando, in una circostanza, l’interruzione di una festa privata. Il minore a capo della gang è uno stretto congiunto di uno dei responsabili del gruppo Nizza, appartenente alla famiglia catanese di cosa nostra ‘Santapaola – Eercolano’ attualmente detenuto al 41 bis. Emblematico un episodio di violenza, quando il gruppo criminale, ostentando la disponibilità di pistole, avrebbe violentemente pestato due giovani coetanei. In particolare, una delle vittime, dopo essere stata accerchiata dal branco, sarebbe stata colpita alla testa con il calcio della pistola e poi presa a calci e pugni dal gruppo, che non si sarebbe fermato neanche davanti alle ferite sanguinanti. L’ordinanza prevede cinque misure cautelari in carcere, uno agli arresti domiciliari e per il minorenne, la custodia in Istituto penitenziario. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)