(Adnkronos) – Da Marcello Mastroianni e Jeanne Moreau sul set de 'La notte' di Michelangelo Antonioni a Audrey Hepburn. Ma anche Monica Vitti alla Torre Galfa di Milano e sul set de 'L'Eclisse' o Silvana Mangano, Alberto Sordi e Vittorio Gassman ne 'La grande guerra' di Mario Monicelli. Sono alcuni dei protagonisti degli scatti del fotografo Sergio Strizzi in mostra dal 21 ottobre al Complesso Monumentale dell’Acquario Romano, in occasione della diciottesima edizione della Festa del Cinema di Roma. La mostra 'Lo sguardo e l’anima – 50 anni di cinema nelle fotografie di Sergio Strizzi' sarà aperta al pubblico, con ingresso gratuito, fino al 7 novembre. Venti fotografie inedite a testimonianza dell’estetica di Strizzi che, nel corso della sua carriera, ha lavorato sui principali set cinematografici italiani e internazionali, documentando film di registi leggendari e ritraendo attrici e attori di tante generazioni che amavano essere fotografati da lui. Considerato uno dei maggiori fotografi di scena del cinema italiano, Sergio Strizzi ha iniziato la sua carriera come giovane fotoreporter. Nel 1952 passa all'industria cinematografica come fotografo di scena per il film 'Gli 11 Moschettieri', regia di Ennio De Concini e Fausto Saraceni. Da allora ha lavorato con i più grandi registi italiani: Michelangelo Antonioni, Alessandro Blasetti, Alberto Lattuada, Mario Monicelli, Elio Petri e Francesco Rosi; oltre che con molti registi di fama internazionale come Joseph Losey, John Huston, Cy Enfield, Peter Yates, Terence Young e Terry Gilliam. Grazie alla sua crescente reputazione, è stato il fotografo di scena di una serie di film di James Bond: From Russia With Love, You Only Live Twice, For Your Eyes Only, interpretati sia da Sean Connery che da Roger Moore. A metà degli anni Settanta, quando la rivista Life pubblicò un articolo sul ritorno al cinema di Audrey Hepburn, quest'ultima richiese personalmente Sergio Strizzi come fotografo per il lavoro. Nel 1980 ha scattato sul set di Victory di John Huston con Michael Caine, Silvester Stallone e Pelé. Negli anni Novanta, Sergio Strizzi ha lavorato con Roberto Benigni (La vita è bella e Pinocchio), Giuseppe Tornatore (La leggenda del pianista sull’oceano e Malena), Ettore Scola (Concorrenza sleale) e Liliana Cavani (Il gioco di Ripley). Durante la sua carriera ha documentato oltre un centinaio di film, compresi i kolossal televisivi Marco Polo di Giuliano Montaldo e Cristoforo Colombo di Alberto Lattuada. L’essenza della sua arte è di riuscire a entrare in un mondo che va oltre l’immagine catturata. Negli scatti in mostra non si rivelano solamente dei ritratti, dei momenti e dei volti, ma si percepiscono le atmosfere, gli universi intimi di chi viene colto in quell’attimo. Sergio Strizzi ha messo a nudo i sentimenti e l’anima dei grandi protagonisti del cinema con i quali è entrato in dialogo nella sua lunga carriera di fotografo. La mostra è curata dall’Archivio Strizzi presso la Casa dell'Architettura nel complesso monumentale Acquario Romano in Piazza Manfredi Fanti 47, con orari di apertura dal 21 al 29 ottobre, tutti i giorni dalle 10.00 alle 19.00 (22.30 nel weekend); mentre dal 30 ottobre al 7 novembre tutti i giorni esclusi i sabati e le domeniche dalle 10.00 alle 19.00. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)