(Adnkronos) – ''Il piano cinese per risolvere il conflitto in Ucraina è realistico e potrebbe costituire la base per i colloqui di pace''. Lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin nel corso di una intervista con l'emittente televisiva cinese Cctv. ''La Russia è grata alla Cina per aver pensato a come porre fine alla crisi russo-ucraina'', ha aggiunto Putin mentre il suo ministro degli Esteri, Sergei Lavrov, si trova a Pechino dove ha incontrato il capo della diplomazia cinese Wang Yi. Il primo passo del piano cinese è un cessate il fuoco tra Russia e Ucraina. Quindi l’avvio di un dialogo, individuato come l’unico percorso utile a risolvere la crisi ucraina. Sono questi i primi dei dodici punti contenuti nel piano di pace elaborato dal presidente cinese Xi Jinping e diffuso dal suo ministero degli Esteri. Rivendicando la sua posizione di neutralità nel conflitto, la Cina ha anche affermato che ”non ci sono limiti” nella sua relazione con la Russia e ha spiegato di non voler criticare l’invasione. A essere sotto accusa, per Pechino, è invece la comunità internazionale, alla quale viene chiesto di revocare le sanzioni imposte nei confronti di Mosca. L’Occidente, per la Cina, è infatti colpevole di ”aumentare il livello del conflitto” fornendo armi all’Ucraina. Di seguito i dodici punti: 1- Rispettare la sovranità nazionale di tutti i Paesi. 2- Abbandonare la mentalità della guerra fredda. 3- Cessare le ostilità. 4- Riprendere i colloqui di pace. 5. Risolvere la crisi umanitaria. 6. Proteggere i civili e i prigionieri di guerra. 7. Mantenere al sicuro i siti nucleari. 8. Ridurre i rischi strategici. 9. Favorire le esportazioni dei cereali. 10. Mettere fine alle sanzioni unilaterali. 11. Mantenere stabili i canali di rifornimento e dell’industria. 12. Favorire la costruzione post conflitto. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)