«Nella giornata di ieri c’è stata la prima udienza che vede indagato per lesioni un nostro collega, per i fatti di cronaca risalenti al giugno 2021 a Milano piazza XXIV Maggio, dove i carabinieri in assetto antisommossa sono intervenuti per disperdere un assembramento di giovani extracomunitari poi sfociato in rissa e violenza nei confronti dei colleghi intervenuti. A seguito di quei fatti, i carabinieri sono finiti nel polverone mediatico per via di presunti abusi dettati dalla profilazione razziale, a causa di speculazioni sulla vicenda».
Così Ilario Castello, segretario nazionale del Nuovo Sindacato Carabinieri, sui risvolti giudiziari della vicenda che risale al mese di giungo 2021 e per la quale ieri si è aperto il processo.
«Come sindacato – prosegue Castello – ci siamo da subito schierati a tutela dei colleghi. Non serve evidenziare la fiducia e la stima che abbiamo nella giustizia, sicuri che si arriverà alla fine del processo accertando realmente ciò che è accaduto. La nostra attenzione è da sempre focalizzata al supporto dei colleghi che si trovano ad affrontare i procedimenti legati al nostro lavoro. In un periodo storico dove gli uomini e le donne in divisa sentono il peso della responsabilità diretta ed indiretta della nostra missione, sostenere realmente ognuno di loro è fondamentale. Non far sentire soli i colleghi è sicuramente un modo per provare a prevenire possibili stati di sconforto e depressione da cui spesso, purtroppo, scaturiscono gesti estremi come il suicidio. Esserci sempre è la nostra missione. Fin quando ci sarà NSC – conclude – nessun collega sarà mai lasciato da solo».