(Adnkronos) – I giudici della seconda sezione della corte d'appello di Milano hanno assolto "per non aver commesso il fatto" l'ex direttore del Sole 24 Ore Roberto Napoletano imputato per aggiotaggio e false comunicazioni sociali nell'ambito dell'inchiesta per le presunte irregolarità nei conti del gruppo e per le copie 'gonfiate'. La corte ha annullato la condanna a 2 anni e 6 mesi inflitta in prima grado e ha respinto la tesi accusatoria rappresentata dal sostituto procuratore generale Celestina Gravina la quale, in requisitoria, aveva sostenuto l'interesse dell'imputato ad aumentare le copie digitali, con ripercussioni sul bilancio del gruppo ma anche sull'immagine del quotidiano economico. Napoletano ha sempre respinto le accuse e oggi i giudici danno ragione a lui e alla difesa, gli avvocati Guido Alleva e Edda Gandossi, che hanno sottolineato come il loro assistito non ha mai travalicato la sua funzione e ha avuto come unico scopo quello di espandere la propria base di lettori. E oggi Alleva esprime tutta la sua soddisfazione per la sentenza: "Giustizia è fatta dopo sei anni di ingiuste sofferenze per un’accusa totalmente infondata che è stata finalmente riconosciuta come tale e con una decisione che ci auguriamo sia definitiva. Sin dall’inizio di questa vicenda – ricorda l'avvocato – abbiamo fermamente sostenuto la correttezza delle condotte di Roberto Napoletano che ha sempre e soltanto esercitato il proprio ruolo di direttore editoriale del Sole 24 Ore nel suo modo appassionato e sempre rigoroso". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)