(Adnkronos) – Superbonus e crediti incagliati, una risposta arriva dalle regioni. Dopo la Basilicata, anche nel Lazio è stata approvata di recente una legge sulla circolazione dei crediti fiscali derivanti dagli interventi del Superbonus 110 con l'obiettivo di dare una mano a professionisti, imprese e cittadini. Primo firmatario del provvedimento, sottoscritto da tutti i capigruppo della maggioranza al Consiglio regionale del Lazio, è Daniele Sabatini (Fdi). "E’ una legge che definirei concreta, perché non affronta le questioni di principio che a livello nazionale e parlamentare hanno diviso le parti politiche. Abbiamo cercato di mettere in campo una norma – spiega Sabatini all'Adnkronos – che potesse essere condivisa da tutti, che non andava a dibattere sulle problematiche del superbonus 110, ma interveniva sul grave problema rappresentato dal blocco dei crediti fiscali a danno di imprese che hanno fatto affidamento su norme dello Stato modificate più di venti volte in meno di tre anni. Una situazione molto grave, visto che nel Lazio i crediti bloccati sarebbero compresi fra i 4 e i 6 miliardi. Ci sono imprenditori, lavoratori e cittadini che vivono questa situazione di estrema difficoltà". "Abbiamo quindi impostato, nel pieno rispetto delle leggi nazionali, una normativa in grado di coinvolgere le società regionali e i fornitori del sistema regionale nell’acquisto del credito nella maniera più sicura possibile – prosegue il capogruppo di Fdi in Regione Lazio – Abbiamo anche valutato, ed è questo uno dei principali obiettivi della norma, il coinvolgimento degli istituti di credito. Nella delibera di attuazione si sta valutando di redigere un’apposita convenzione con questi istituti o con i loro soggetti rappresentativi. Nel caso di acquisto di crediti da parte delle banche con un conseguente alleggerimento dei loro plafond, gli stessi istituti di credito dovranno impegnarsi ad acquistare la parte corrispondente rispetto a quella già acquistata dalle società regionali, e immetterla nuovamente sul mercato creando così un circolo virtuoso in grado di consentire al meglio la circolazione dei crediti. Naturalmente stiamo parlando soltanto di opere di efficientamento energetico o di prevenzione del rischio sismico su immobili nel Lazio e di imprese operanti sul nostro territorio”. Sui crediti acquistabili, la legge prevede anche la creazione di una piattaforma online dedicata. “Si tratta di uno strumento che permetterà ai soggetti potenzialmente interessati all’acquisto di avere una mappatura dei crediti incagliati – evidenzia Sabatini – Naturalmente questo comporterà una semplificazione sia per ciò che riguarda l’incontro fra soggetti detentori dei crediti e i possibili acquirenti, sia delle relative procedure di acquisto”. Il provvedimento è passato in Aula alla Pisana con 27 voti favorevoli, uno contrario e 8 astenuti. “Dispiace che non sia stata raggiunta l’unanimità su una legge che è stata pensata e costruita proprio con l’intento di unire tutte le forze politiche. L’astensione (dell'opposizione, ndr) ci è sembrata una scelta del tutto illogica. Nel momento in cui non c’è stata una posizione contraria, la decisione di astenersi ci è sembrata motivata unicamente da ragioni di carattere politico e non di merito. Un voto unanime avrebbe rappresentato invece un forte segnale di fiducia e di unità di tutto il Consiglio regionale verso il mondo delle imprese in un momento di grande difficoltà come questo”. Non si è astenuto invece il capogruppo M5S alla Regione Lazio, Adriano Zuccalà, componente della Commissione Bilancio alla Pisana. "Abbiamo accolto favorevolmente la legge sulla circolazione dei crediti fiscali da Superbonus ed abbiamo collaborato attivamente in Commissione Bilancio per arrivare, pur nella differenza di vedute, ad una sintesi che portasse alla sua celere approvazione. Crediamo che ogni Regione debba fare la sua parte per riattivare la circolazione dei crediti che il Governo Meloni ha bloccato", commenta all'Adnkronos. "Il Superbonus è una delle più grandi misure economiche messe in campo da un Governo ed ha anticipato le politiche europee di efficientamento energetico. Va dunque visto come un investimento a lungo termine per la nostra sostenibilità energetica, superando le prese di posizione ideologiche e pensando alle ricadute positive sulla collettività", sostiene Zuccalà ricordando che in Aula "il Movimento 5 Stelle ha votato convintamente a favore". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)