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Lavoro, fisco, giovani, pensioni, stato sociale, politiche industriali, pace e rispetto della Costituzione: sono queste le tappe che per la Cgil disegnano la 'via maestra' con cui portare il Paese ad una crescita senza diseguaglianze, a riforme senza strappi sociali e che segneranno il percorso della doppia manifestazione di domani a Roma, voluta assieme a 100 associazioni laiche e cattoliche e una valanga di adesioni a partire dall'agguerrita Rete degli studenti, per segnare la differenza con la politica del governo Meloni che sulla Nadef e sulla futura manovra non ha mostrato "nè coraggio nè visione". Una piazza, quella di domani, che avvicinerà inevitabilmente la Cgil di Maurizio Landini allo sciopero generale invocato dal sindacato da tempo: uno stop del paese contro le mancate risposte di un esecutivo che declina il dialogo con i sindacati "con tavoli finti". "Ci vediamo domani in piazza San Giovanni a Roma, tutti insieme, perchè è il momento di prendere la parola", è l'appello lanciato dallo stesso Landini a poche ore dall'evento. Ed e' già al massimo la macchina organizzativa di Corso Italia per gestire
i due cortei distinti che contemporaneamente si snoderanno tra le strade di Roma,
il primo da Piazza della Repubblica, il secondo da Piazzale dei Partigiani, e che confluiranno a Piazza San Giovanni, la piazza tradizionale ma non più troppo, della sinistra, per il comizio finale del leader Cgil.
Imponente la partecipazione attesa, almeno a stare ai dati delle 'presenze' regione per regione che sembra allontanare quei 50mila indicati nel preavviso inviato alla questura di Roma. Dal Piemonte arriveranno due treni ordinari e 25 autobus; dalla Sardegna sono in procinto di partire in 1600 mentre dall'Emilia Romagna sono attesi più di 10mila persone. Oltre 7 mila partiranno già in serata dalla Lombardia alla volta di Roma mentre dalla Sicilia sono attesi 11 pulmann e non solo. Dalla Campania arriveranno almeno in 5mila, calcolano ancora gli organizzatori, ma i numeri sono destinati a salire considerata la vicinanza alla Capitale, 5 mila dalla Puglia mentre dalla Toscana i conti parlano di circa 10mila presenze. Circa 6mila dal Veneto e oltre 1000 dal Friuli Venezia Giulia cui si sommeranno i 2000 in arrivo dalle marche e i 2mila della Calabria. A gestire la sicurezza sotto il profilo dell'ordine pubblico, saranno in campo circa 400 operatori tra uomini e donne delle forze dell'ordine. Tra le misure allo studio anche chiusure mirate, e solo se necessarie, delle stazioni della metropolitana interessate dalla manifestazione. Alla maniifestazione attesa anche l'opposizione politica: da Elly Schlein, segretaria Pd ad Angelo Bonelli per i Verdi, da una delegazione del M5S a Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana. Presente anche Rifondazione Comunista e Unione Popolare. (
di Alessandra Testorio
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