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Salgono a 298 in Italia i casi confermati di infezione da West Nile virus nell'uomo dall'inizio di maggio (erano 283 nel precedente bollettino), con 18 decessi (17 nella scorsa rilevazione): 5 in Piemonte, 9 in Lombardia (+1), 4 in Emilia Romagna. Questi i dati del bollettino dell'Istituto superiore di sanità, aggiornati al 4 ottobre. Sul totale dei casi, 172 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva (35 Piemonte, 52 Lombardia, 19 Veneto, 1 Liguria, 53 Emilia Romagna, 5 Puglia, 1 Calabria, 1 Sicilia, 3 Sardegna, 1 caso importato dall'Ungheria e 1 dalla Francia); 65 casi sono stati identificati in donatori di sangue (13 Piemonte, 31 Lombardia, 4 Veneto, 1 Friuli Venezia Giulia, 15 Emilia Romagna, 1 caso importato dalla Germania); 61 sono stati i casi di febbre (5 Piemonte, 17 Lombardia, 32 Veneto, 6 Emilia Romagna, 1 Puglia). Il primo caso umano di infezione da West Nile della stagione è stato segnalato dall'Emilia Romagna a luglio nella provincia di Parma. Nello stesso periodo sono stati segnalati 7 casi di Usutu virus, 2 in più rispetto al bollettino precedente (2 Piemonte, 5 Lombardia), 5 identificati in donatori di sangue e 2 casi che si sono manifestati in forma neuro-invasiva. Salgono a 55 le province con dimostrata circolazione del virus West Nile, in 13 regioni: Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Emilia Romagna, Marche, Campania, Puglia, Basilicata, Sicilia e Sardegna. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)