(Adnkronos) – Un Mondiale di calcio sparpagliato tra tre continenti e sei nazioni, come quello del 2030, "mi sembra strano, se c'è una ragione potrebbe essere quella di provare a coinvolgere il mondo. Ma continua a sembrarmi strano". Lo dice Dino Zoff, ex colonna della Nazionale azzurra di calcio, all'Adnkronos. "Io sono vecchio, ma il mondiale concentrato in una nazione mi sembrava fosse giusto, se adesso scelgono di spargerlo per il mondo perde di valore il mondiale stesso, credo che un centro ci debba essere sempre". Nel 2030, la Coppa del Mondo si giocherà, ha deciso ieri la Fifa, in "tre continenti e sei paesi, invitando il mondo intero a unirsi alla celebrazione del bel gioco, del Centenario e della Coppa del Mondo". In concreto le squadre dovranno spostarsi tra Marocco, Portogallo e Spagna, la cerimonia di celebrazione del centenario è in calendario a Montevideo, dove si è svolta la prima Coppa del Mondo nel 1930, con tre partite in Sudamerica, Uruguay appunto, oltre ad Argentina e Paraguay. L'ex campione del mondo ha avuto anche modo di parlare della "sua" Lazio, dopo la prestazione di ieri in Champions League contro il Celtic: colpo di fortuna? "Be', secondo me gli è andata bene. Nel calcio di solito non succede anzi è raro, ma sta nelle cose, può capitare. La partita comunque è stata abbastanza equilibrata. Segnali positivi in chiave campionato? Si, la La Lazio ha tutte le potenzialità per risalire", risponde l'ex portiere. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)