(Adnkronos) – Una 'due giorni' in Andalusia, a Granada, per prendere parte al vertice della Comunità politica europea – 44 Paesi, 27 Stati membri dell'Ue e 17 Paesi partner – e, il giorno dopo, al Consiglio informale europeo. Giorgia Meloni arriverà in Spagna oggi in tarda mattinata, per partecipare – a partire dalle 12.30 – alla riunione plenaria in cui interverrà, con ogni probabilità in presenza (al momento non confermata per ovvie ragioni di sicurezza), il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Prima di lui, la 'plenaria' della Cpe vedrà gli interventi del presidente spagnolo Pedro Sanchez e dei vertici della Ue: prenderanno infatti la parola la presidente Ursula Von der Leyen e Charles Michel. Subito dopo, si svolgeranno quattro tavole rotonde. La presidente del Consiglio interverrà a quella dedicata al digitale e all'intelligenza artificiale: l'Ia, in particolare, è un tema che le sta particolarmente a cuore e che potrebbe portarla a Londra, in un vertice sul tema, i primi giorni di novembre. Alla fine delle tavole rotonde, spazio ai bilaterali: bocche cucite a Palazzo Chigi sui 'faccia a faccia' della premier, occhi puntati sull'incontro con il Cancelliere tedesco Olaf Scholz, mentre le diplomazie continuano a lavorare all'incontro. Un incontro che appare ancor più a portata dopo il superamento dell'impasse sull'emendamento tedesco che aveva portato al fermo del negoziato sul nuovo patto sulle migrazioni e l'asilo, un accordo siglato oggi a Bruxelles e che finirà anche sul tavolo di Granada. L'intesa – non definitiva, la 'palla' infatti passa ora al Parlamento europeo – è stata raggiunta grazie alla decisione della Germania di tornare al testo formulato a luglio, con un colpo di bianchetto a ogni riferimento alle operazioni condotte dalle Ong. Meloni arriva a Granada convinta che la strada da battere sia ancora lunga, ma forte di un sostanziale passo avanti che accoglie con soddisfazione, dopo aver preteso -nelle settimane scorse con una lettera indirizzata a Sanchez e Michel- che il Consiglio europeo informale mettesse all'ordine del giorno anche la questione migranti. Che verrà affrontata ma non sarà l'unica sul tavolo del Consiglio europeo informale di venerdì, dove si discuteranno i temi che non sono ancora giunti a 'maturazione', in una discussione informale che può costituire un terreno fertile per trovare intese da perfezionare poi a Bruxelles. Tra i temi che verranno trattati, il post Covid e la guerra in Ucraina, con uno sguardo proiettato anche alla prossima legislatura. E ancora: la autonomia strategica europea, con le mosse da mettere in campo per spingerla, diminuendo la dipendenza economica dai Paesi terzi all'Europa. Sul tavolo anche il potenziamento dell'industria della difesa. Ma anche Kiev è uno dei protagonisti indiscussi del vertice di Granada, sia perché si parlerà della guerra e delle sue conseguenze, sia perché tra i temi al centro del Consiglio europeo che si terrà nella giornata di venerdì c'è anche quello dell'allargamento dell'Europa a est, con i riflettori puntati su Ucraina, Moldavia e Georgia: un'apertura a cui l'Italia non è più restia, come in passato, ma a cui guarda con favore, pur nella consapevolezza che il processo vada governato con attenzione: "bisogna farsi trovare pronti", spiegano fonti diplomatiche. 'Essere pronti' si traduce in una riflessione profonda e regole certe anche sul fronte del budget e dei fondi dell'Unione europea. Si pensi solo ai fondi per l'agricoltura: se l'Ucraina fosse annessa oggi all'Ue le spetterebbe l'80% del 'tesoretto'. Procedere, dunque, ma con tutte le accortezze del caso. E nella consapevolezza che, per l'Italia, la priorità resta l'annessione dei Balcani. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)