Un poliziotto affetto da una sindrome che causa disturbi cardiaci, è stato distolto dal servizio scorte e la Questura lo ha destinato al servizio parziale diurno.
L’agente, iscritto Mosap, ha presentato ricordo al Tar che non ha però concesso la sospensiva. Alla decisione del Tar ha fatto seguito l’appello cautelare che ha permesso al Mosap con gli avvocati Antonello Madeo e Giampaolo Austa, di portare a casa un ottimo risultato.
Con ordinanza n. 4073 pubblicata oggi dalla Seconda sezione del Consiglio di Stato, il supremo consesso di giustizia amministrativa ha riformato una recente decisione in sede cautelare del TAR Lombardia – Milano ordinando la sollecita fissazione dell’udienza di merito viste le “gravi conseguenze prodotte dall’impugnato provvedimento sulla carriera e sullo sviluppo delle competenze professionali” dell’appellante, agente di polizia iscritto al MOSAP.
In disparte dalle questioni specifiche della vertenza, è importante che il Consiglio di Stato, come sostenuto in giudizio dagli avv.ti prof.ri Antonello Madeo e Giampaolo Austa, abbia ritenuto che le controversie che spesso contrappongono i colleghi e il Ministero dell’Interno dinanzi al TAR debbano essere decise in tempi brevi al fine di non penalizzare i ricorrenti sottoposti spesso a decisioni discutibili se non addirittura palesemente illegittime.
Nella fattispecie, il TAR dovrà disporre una verificazione o una consulenza tecnica d’ufficio che possa definitivamente dirimere la controversia.
Un plauso va agli avv.ti Antonello Madeo e Giampaolo Austa che seguono sempre con particolare attenzione e scrupolo le situazioni che coinvolgono gli associati al MOSAP nelle controversie dinanzi al Giudice amministrativo.