(Adnkronos) – “Ci sono tre ragioni fondamentali per cui abbiamo scelto di essere founding partner della Dolomite Conference: la vicinanza alla sostenibilità e alla strategia di sostenibilità di Axa, che è fondante, ma anche alla cultura di inclusione che abbiamo in in Axa. Inoltre ci piace l’aspetto multidisciplinare e multi-generazionale di questa conferenza. Il secondo elemento che ci ha portato a sostenere questa iniziativa è che abbraccia tutti gli aspetti della sostenibilità, dall’ambiente, alla società, alla governance, con un occhio di particolare riguardo all’inclusione sociale. Il terzo elemento è il pragmatismo e la condivisione. In un mondo sempre più frammentato, ci è piaciuto molto che tante persone, provenienti non solo da nazioni diverse ma anche da background formativi differenti possano interagire e unirsi per portare delle proposte concrete”. Lo ha detto Giacomo Gigantiello, Ceo di Axa Italia, alla presentazione della seconda edizione della Dolomite Conference on the Global Governance of Climate Change, quest'anno intitolata “A new hope for climate: action beyond words”. La conferenza globale sul cambiamento climatico, di cui Axa Italia e Autostrada del Brennero sono founding partners, è ideata da Vision Think Tank, in partnership scientifica con Università Bocconi, Politecnico di Milano, Università di Trento, Oxford Blavatnik School of Governance e con il patrocinio del Parlamento Europeo e della Provincia Autonoma di Trento. La seconda edizione della Dolomite Conference si terrà il 5, 6 e 7 ottobre a Trento e si concluderà a Bolzano il giorno successivo. “La strategia di sostenibilità di Axa è una strategia importante, che parte dal fondatore stesso, il quale diceva che il fine nobile dell’assicurazione deve essere quello di accompagnare la società e supportarla nei cambiamenti importanti. E il cambiamento climatico è un cambiamento importantissimo – ha aggiunto Gigantiello – Ci sono tre aspetti della strategia che seguiamo come investitori, come assicuratori e come azienda esemplare. Come investitori abbiamo l’obiettivo di ridurre del 50% l’impronta di carbonio del nostro portafoglio di investimenti entro il 2030, come assicuratori abbiamo l’obiettivo di ridurre del 20% entro la stessa data anche l’impatto delle emissioni del nostro portafoglio di auto assicurate e puntiamo a ridurre del 30% le emissioni del portafoglio delle aziende clienti entro il 2030. Infine, come azienda miriamo alla riduzione delle emissioni del 50% emissioni e ad incrementare la consapevolezza, un tema complesso che può essere risolto parlandone di più e mettendo in evidenza le difficoltà e le sfide, discutendo insieme delle proposte e di come accelerare questa transizione”. “Il ruolo fondante dell’assicurazione è quello di fornire protezione nel caso di rischi – ha spiegato il Ceo di Axa Italia – e ciò significa non guardare solo agli impatti economici che il cambiamento climatico può comportare ma anche a quelli sociali. Circa 130 milioni di persone potrebbero essere sotto la soglia della povertà nei prossimi 10 anni ed è questo uno dei temi a cui vogliamo prestare massima attenzione. Lo facciamo con soluzioni che riducono il gap, specialmente per le fasce della popolazione più fragili e le micro imprese. Entro il 2023 – ha concluso Gigantiello – Axa ha l’obiettivo di fornire protezione a circa 12 milioni di nostri clienti che si trovano in questa situazione e di continuare questo percorso senza abbandonare l’elemento di inclusione”. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)