(Adnkronos) – "Auspichiamo che il dibattito sulle nuove regole del patto di stabilità che ci attendono a breve sappia valorizzare e tutelare proprio gli investimenti, vettori di sviluppo concreto e duraturo. Un dibattito che non può e non deve risolversi in un passaggio tecnico e burocratico ma deve essere l’occasione per definire, con coraggio, una nuova visione storica che tenga conto del benessere di tutti i cittadini, della loro salute, della salubrità dell’ambiente, delle giovani generazioni e della qualità della loro educazione, degli anziani e della loro assistenza. L’apporto del sistema delle Regioni al dibattito europeo non potrà che essere in questa direzione". Così il presidente della Conferenza delle Regioni e della Province autonome, Massimiliano Fedriga, intervenendo da Palazzo Reale di Torino alla prima sessione di apertura dei lavori del Festival delle Regioni. "Dobbiamo, in altri termini, tutti essere protagonisti della costruzione del futuro, ognuno con la propria specificità e in un’ottica di solidarietà e interdipendenza – sottolinea – Ancora una volta richiamo l’importanza 'di fare squadra' anche sui temi dello sviluppo, rafforzando, in particolare, le leve dell’internazionalizzazione e della capacità di attrarre investimenti, sulla base del binomio innovazione- internazionalizzazione, fondamentale per la crescita dei nostri territori e, parallelamente, operando per accorciare le filiere produttive per non dipendere totalmente da Paesi che hanno ancora molta strada da fare in termini di democrazia". "Le Regioni e le Province autonome sono convintamente accanto allo sforzo del nostro Paese a sostegno della candidatura di Roma per l’esposizione universale 2030, che rappresenta un’opportunità non solo per la Capitale ma per tutta la Nazione". Così il presidente della Conferenza delle Regioni e della Province autonome, Massimiliano Fedriga, intervenendo da Palazzo Reale di Torino alla prima sessione di apertura dei lavori del Festival delle Regioni.
“Quello che chiediamo è ancora una integrazione nella nuova legge di bilancio del fondo sanitario nazionale con una consapevolezza però che quella è la priorità che presentano le Regioni. Nemmeno le Regioni, e parlo da presidente di Regione, devono fare la lista della spesa”. Interpellato sui fondi per la sanità a margine del festival delle Regioni in corso a Torino ha – inoltre- ricordato che “lo scorso anno nella legge di bilancio sul triennale sono state aumentate le risorse anche in prospettiva pluriennale. “Siamo in un momento in cui bisogna avere il coraggio di fare delle scelte e sarebbe troppo comodo per chi non ha la responsabilità di scrivere la legge di bilancio di chiedere cento cose e dire che non me ne sono state date 50 e allora mi lamento – ha aggiunto – tutti dobbiamo essere dentro un principio di responsabilità e responsabilità è tenere il paese in piedi e dare una prospettiva di stabilità anche dal punto di vista economico”, ha detto ancora Fedriga. Occorre investire sulle infrastrutture e sul capitale umano, entrambi sempre più in affanno. In altri termini, bisogna potenziare la medicina territoriale, recuperare le prestazioni sanitarie, abbattere le liste d’attesa. La pandemia di Covid-19 ha, infatti, rappresentato un arduo banco di prova sia per le Regioni – impegnate nello sforzo di assicurare la piena copertura dei costi sostenuti e l’equilibrio dei propri bilanci – sia per le donne e gli uomini che sono le colonne portanti del nostro servizio sanitario"."Ed è soprattutto a queste donne e a questi uomini – aggiunge – che dobbiamo rivolgere ora la nostra attenzione, attraverso l’individuazione di misure volte a garantire la copertura del fabbisogno, a superare la carenza strutturale di personale sanitario e, non da ultimo, a migliorare il trattamento economico dei professionisti del settore pubblico che deve essere valorizzato e reso più attrattivo. Salute significa anche sicurezza sui luoghi di lavoro". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)