(Adnkronos) – I mercenari del gruppo Wagner sono tornati a Bakhmut. Lo riferisce un reportage della Cnn sulla controffensiva in corso nell'est dell'Ucraina durante la quale – precisa l'emittente americana – le forze di Kiev hanno "lentamente, ma inesorabilmente riconquistato decine di chilometri quadrati". Le forze armate ucraine hanno confermato il ritorno dei mercenari di Wagner dalla Bielorussia nelle zone occupate dell'est dell'Ucraina, chiarendo tuttavia che non rappresentano una minaccia significativa. Il capo del servizio stampa del gruppo orientale delle forze armate ucraine, Ilya Yevlash, ha confermato alla Rbc che si tratta di mercenari che erano finiti in Bielorussia nell'ambito dell'accordo tra il gruppo Wagner e la Russia a seguito della fallita ribellione contro Mosca. In Bielorussia "erano circa 8mila. Ora alcuni sono andati in Africa e altri hanno rinnovato i contratti con il ministero della Difesa russo e sono tornati qui", ha affermato. Yevlash ha assicurato che non rappresentano una "minaccia significativa" poiché sono solo circa 500 soldati e mancano della guida di Yevgeny Prigozhin. L'esercito ucraino "sta avanzando in direzione di Donetsk", ha scritto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Telegram, riferendosi a "rapporti di intelligence sulla situazione al fronte, sulla fornitura di attrezzature e munizioni. C’è la nostra avanzata in direzione di Donetsk. Ci sono altre idee che vengono implementate". Zelensky ha ricevuto anche un rapporto sulla situazione nella regione di Kherson. "I russi continuano a terrorizzare i territori che possono raggiungere", ha aggiunto il presidente ucraino, secondo cui "ieri l'esercito russo ha lanciato 26 bombe sul territorio della regione". Il presidente ucraino ha annunciato che il primo ottobre si terrà "un grande momento di silenzio nazionale" in ricordo dei soldati caduti. Il momento di riflessione – ha spiegato su Facebook – inizierà alle 9 e si svolgerà nelle piazze centrali e nelle strade delle città ucraine. Questo evento segna la prima celebrazione della Giornata dei Difensori dell'Ucraina nella sua nuova data invece che il 14 ottobre. "Succede che il silenzio può dire più di qualsiasi parola. Questa domenica, il primo ottobre, l'Ucraina celebrerà per la prima volta in una nuova data la Giornata dei suoi Difensori", ha scritto Zelensky. Su X l'intelligence britannica scrive che sono meno probabili nelle prossime settimane nuove azioni offensive concertate da parte della Russia. L'intelligence spiega che "è possibile che la Russia abbia schierato elementi della sua nuova 25a armata per la prima volta da metà settembre. Le sue due divisioni – la 67a e la 164a brigata – stanno combattendo al fronte nell'area a ovest di Severodonetsk e Kreminnaya, lungo il confine tra le regioni di Donetsk e Lugansk". Secondo il ministero della Difesa di Londra, “dall’inizio dell’invasione, la Russia raramente ha mantenuto un contingente militare che potesse potenzialmente costituire la base per un grande attacco offensivo. Con la 25a armata di armi combinate schierata in maniera frammentata per rafforzare la linea del fronte, nuove azioni offensive concertate da parte della Russia sono meno probabili nelle prossime settimane".
Secondo Mosca, Kiev utilizzerà i missili americani Atacms "per scopi terroristici" e attaccare le infrastrutture civili delle città del Donbass e della Crimea. Lo ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, durante un briefing con la stampa. "Per quanto riguarda la fornitura di missili a lungo raggio al regime di Kiev, va inteso che questo tipo di armi saranno utilizzate dal regime criminale di Kiev principalmente a fini terroristici per attaccare strutture sociali e aree residenziali delle città del Donbass e della Crimea", ha dichiarato Zakharova, commentando l'annunciato trasferimento di missili Atacms all'Ucraina. Secondo la portavoce del ministero degli Esteri russo, l'attacco dello scorso 22 settembre a Sebastopoli è stato effettuato "in stretto coordinamento" con le agenzie di intelligence americane e britanniche". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)