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Disco verde del patto di consultazione di Mediobanca alla lista del cda. Nella marcia di avvicinamento all'assemblea convocata per il 28 ottobre per il rinnovo del board di Piazzetta Cuccia, è questa la linea emersa nel corso della riunione dei soci del patto che complessivamente detengono il 10,85% del capitale di Mediobanca. Un appuntamento, quello che si è svolto questa mattina per esaminare i conti al 30 giugno scorso, che ha sancito l'appoggio alla lista di consiglieri approvata dal cda il 20 settembre scorso. Il patto di consultazione schiera, tra gli altri, il gruppo Mediolanum, Monge, Gavio, Ferrero, Lucchini, Pecci, Angelini. L'appoggio alla lista del cda, secondo quanto spiegano fonti finanziarie al termine dell'incontro, viene motivato con convinzione con il giudizio positivo che i soci del patto esprimono sull'operato del management, sui conti dell'istituto e sul piano One Brand One Culture, la cui strategia sarebbe quella giusta per creare valore. Intanto, si avvicina a grandi passi la scadenza del 3 ottobre, data entro la quale dovranno essere presentate le liste di minoranza. L'attesa è tutta incentrata sulle mosse di Delfin, dopo il mancato accordo su una lista del cda condivisa. L'orientamento da parte della cassaforte degli eredi di Leonardo Del Vecchio è quello di presentare una lista di cinque nomi. Una linea che viene considerata più 'soft' rispetto all'opzione di una lista a 7, che, in caso di maggioranza, determinerebbe una spaccatura nel board. Intanto, secondo notizie di stampa, la scorsa settimana, in una lettera, Caltagirone ha formalizzato il proprio no alla proposta di Mediobanca, sottolineando come il gruppo sia un socio stabile e non un fondo attivista le cui condotte sono legate al breve periodo. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)