Abbiamo letto il comunicato stampa congiunto di varie sigle sindacali, tutte composte da coceristi.
Un sorprendente comunicato dove si sintetizza quanto asserito dal Nuovo Sindacato Carabinieri nel corso degli anni. Siamo lieti di leggerlo, non tanto per i contenuti (già noti), ma per l’ammissione. Era ora!
Del resto, quale Carabiniere si aspetta che la reincarnazione della rappresentanza militare potesse improvvisarsi come alternativa sindacale?
Quali Carabinieri si aspettano che un dirigente sindacale di quelle sigle, che di mattina siede (in missione) accanto al datore di lavoro poiché membro della rappresentanza militare, di pomeriggio potesse sedere accanto al lavoratore rappresentando le loro problematiche?!
“L’onestà intellettuale che ci contraddistingue”, afferma il segretario nazionale Franco Russo, “ci impone di esercitare al meglio la funzione di dirigenti sindacali, così per come chiedono i colleghi che hanno scelto di essere rappresentati da un sindacato autonomo”.
È importante poi ricordare che il sindacato non si occupa del bene del datore di lavoro ma esclusivamente dei Diritti e della Sicurezza dei Lavoratori. Chi pensa di fare altro non fa sindacato ma vuole continuare quella filosofia che ha reso il nostro ambiente tossico.
“Attendiamo infine la misurazione della rappresentatività per poter partecipare come Nuovo Sindacato Carabinieri a quei tavoli dove certo non contano i numeri, ma i contenuti che si portano” conclude il sindacalista Russo.