(Adnkronos) – “Abbiamo intervistato un campione rappresentativo di quegli italiani che usano prodotti a tabacco riscaldato a dispetto di quello tradizionale. Sono emersi chiaramente dagli intervistati i benefici che loro stessi hanno ottenuto: alcuni si sentono meglio, altri vedono migliorati i propri rapporti relazionali con le altre persone. I due terzi degli intervistati non tornerebbe indietro al tabacco tradizionale”. Queste le parole di Livio Gigliuto, Presidente Esecutivo dell’Istituto Piepoli, poco prima di presentare – presso la Sala Civita di Palazzo Generali a Roma- i risultati della ricerca su “Le abitudini e le opinioni dei consumatori adulti di prodotti di tabacco riscaldato”. “L’altro tema emerso come fondamentale è stato quello dell’informazione – ha proseguito Gigliuto -. Tantissimi di questi consumatori ci hanno confessato il bisogno di avere più dettagli circa i risultati delle ricerche che mettono a confronto le due tipologie di prodotto. In particolare, gli italiani chiedono più attenzione e più studio sulle differenze che intercorrono tra il tabacco tradizionale e quello riscaldato. Coloro che utilizzano quest’ultimo tipo di prodotti affermano che una migliore diffusione di dati aiuterebbe, se non a smettere, sicuramente a dirottare il consumatore verso qualcosa di meno dannoso”. Un ulteriore focus centrale emerso dalla ricerca è il concetto di passaparola che “è lo strumento principale di conoscenza del tabacco riscaldato – ha aggiunto Gigliuto, concludendo che – moltissimi intervistati lo consiglierebbero in primis a chi non riesce a smettere di fumare”. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)