(Adnkronos) – Calci e pugni alla compagna, colpita anche quando era incinta e minacciata di morte con una pistola. Un 33enne di origini moldave è stato condannato dai giudici della quinta sezione collegiale del tribunale di Roma a 3 anni e 8 mesi di reclusione con le accuse di lesioni e indebito utilizzo di documenti. I fatti risalgono al 2020. In più occasioni l’uomo avrebbe colpito la donna con calci, pugni e ginocchiate alla pancia mentre lei era incinta. Durante un controllo a casa, inoltre, all’uomo sono state trovate anche alcune carte di credito oltre a documenti e tessere sanitarie riconducibili ad altre persone. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)