(Adnkronos) – Il Generale di Brigata Giuseppe De Liso lascia il Comando provinciale di Palermo per andare a comandare la Legione Veneto. Ieri sera, nella caserma Carini, l'alto ufficiale, accompagnato dalla moglie Maria e dalla figlia più piccola Benedetta, ha voluto salutare la cittadinanza e le autorità. Non ha voluto elencare i numerosi successi investigativi ottenuti in questi due anni ma ha voluto solo fare un "ringraziamento a Palermo". Eppure, lo scorso 16 gennaio il generale De Liso ha ottenuto il più grande successo investigativo degli ultimi anni nella lotta a Cosa nostra con l'arresto della primula rossa Matteo Messina Denaro, ricercato dal 1993. Ieri sera De Liso ha voluto ringraziare "tutti i comandanti di stazione, dei nuclei e dei reparti" che "in questo biennio hanno combattuto una guerra mai dichiarata, probabilmente fatta di gesti quotidiani, ma che hanno contribuito alla civile convivenza", ha detto visibilmente commosso. "Voglio salutare la città di Palermo e tutti i palermitani – ha aggiunto -per come mi hanno accolto. In questo biennio ho imparato che non è cittadino di Palermo solo chi nasce a Palermo ma anche chi impara ad amarla, per questo vi ringrazio". E ancora: "Qualche giorno fa un amico mi ha regalato un libro che racconta la storia di Palermo e c'era scritto 'A Giuseppe, che ormai è parte di questa storia'. E mi sono ricordato di Jean-Baptiste Jules Bernadotte, un maresciallo del periodo napoleonico che per una serie di vicissitudini storiche divenne Re di Svezia. Prima di morire disse: 'Io oggi sono re di Svezia ma sono stato maresciallo di Francia'. E con lo stesso orgoglio io vi dico che dalla prossima settimana sarò comandante della Legione Veneto, ma sono stato il comandante dei gloriosi carabinieri di Palermo. Porterò tutti nel mio cuore, le luci i sapori i colori della mia amata Palermo". Presenti le massime autorità, dal Procuratore generale Lia Sava, al Presidente della Corte d'appello Matteo Frasca, al Procuratore Maurizio de Lucia. Ma anche il generale di corpo d'armata Giovanni Truglio, da poche settimane il Comandante interregionale carabinieri 'Culqualber' e il generale Rosario Castello, comandante della Legione Sicilia che tra pochi giorni lascerà l'isola per Roma. E i vertici delle forze dell'ordine. In questi due anni alla guida del Comando Provinciale di Palermo, il generale De Liso e Arma hanno ottenuti molti successi con arresti, sequestri. A partire da quel 16 gennaio che è entrato nella storia dell'antimafia per l'arresto del boss latitante Matteo Messina Denaro, ricercato da 30 anni. Quella mattina, nell'ufficio del generale De Liso, diventata una 'situation room', c’erano anche il Comandante del Gis, il vice Comandante del Ros, il Comandante del nucleo Investigativo, per seguire gli ultimi passi da latitante di Messina Denaro. In questi due anni il Comando Provinciale guidato dal generale Giuseppe De Liso ha arrestato quasi 400 esponenti di Cosa nostra, fra capi e gregari. Ma non solo. Il generale De Liso, con la collaborazione del Tribunale, della Procura e della Procura generale, ha avviato una serie di percorsi con le associazioni e le scuole dei quartieri più difficili, a partire dallo Zen, ma anche a Brancaccio, Sperone. Il generale è stato anche l'ideatore della “Operazione biblioteche”, facendo arrivare nelle scuole centinaia di libri. Sposato, con tre figli, il generale De Liso ha intrapreso la carriera militare nel 1982, frequentando la Scuola Militare “Nunziatella” di Napoli e i corsi dell’Accademia Militare di Modena e della Scuola Ufficiali Carabinieri in Roma. Laureato in Giurisprudenza e in Scienze della Sicurezza Interna ed Esterna, ha frequentato, da Maggiore, il 10° Corso Istituto Superiore di Stato Maggiore Interforze e ha, nel tempo, conseguito i Master in “Esperti in Scienze della Sicurezza e dell’Organizzazione” e “Studi internazionali strategico – militari”. Nei gradi di Tenente e Capitano, è stato Comandante di Plotone dell’8° Battaglione Carabinieri “Lazio” in Roma, Comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Reggio Emilia, Comandante delle Compagnie Carabinieri di Trani (BT) e di Castellammare di Stabia (NA), nonché Comandante della Sezione Corsi del Reparto Corsi della Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma. Da Ufficiale Superiore, nei gradi di Maggiore e Tenente Colonnello, ha ricoperto gli incarichi di Addetto alla 2^ Sezione dell’Ufficio Personale Ufficiali, di Capo della 5^ e di Capo della 1^ Sezione dell’Ufficio Legislazione del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri e di Comandante del Gruppo Carabinieri di Locri (RC). Con il grado di Colonnello, ha ricoperto gli incarichi di Capo Ufficio Rapporti con la Rappresentanza Militare del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, di Comandante Provinciale Carabinieri di Firenze e di Capo Ufficio Cerimoniale del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri in Roma. Con il grado di Generale di Brigata, ha retto la carica di Comandante Provinciale Carabinieri di Palermo. E dal prossimo 6 settembre sarà Comandante della Legione Carabinieri Veneto, che ha sede a Padova. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)