(Adnkronos) – Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha ammesso che le forze russe hanno invaso l’Ucraina dalla Bielorussia all’inizio dell’operazione su larga scala nel febbraio 2022. Alcuni soldati russi, che si trovavano in Bielorussia nell’ambito di esercitazioni militari pianificate, “hanno attraversato il confine ucraino dal territorio della Bielorussia” il 23 e 24 febbraio dello scorso anno. L'azione è stata “inaspettata”, ha detto Lukashenko, citato dal Kyiv Independent, sottolineando che Putin non sta facendo pressioni su Minsk affinché si unisca direttamente alla guerra. “Ma aiuteremo sempre la Russia: sono nostri alleati”, ha aggiunto. Mosca ha “forze ed equipaggiamento sufficienti” e non ha bisogno dei bielorussi. Quanto a Evgheny Prigozhin, non ha mai chiesto aiuto per la sua sicurezza a Lukashenko. "Non ero tenuto a garantire la sicurezza di Prigozhin in primo luogo. E poi, la discussione con lui non ha mai toccato questo tema", ha affermato il presidente bielorusso. "La Wagner è in vita e lo rimarrà in Bielorussia, indipendentemente da quello che qualcuno vuole", ha aggiunto. Secondo quanto dichiarato invece alla tv ucraina da Andriy Demchenko, portavoce delle guardie di frontiera, i mercenari del gruppo Wagner si stanno ritirando gradualmente dalla Bielorussia. Demchenko ha sottolineato che lo smantellamento del campo del gruppo Wagner nel villaggio di Tsel, nei pressi di Osipovichi in Bielorussia, non è strettamente collegato alla morte di Prigozhin. ''Anche prima degli avvenimenti del 23 agosto'', ovvero lo schianto dell'aereo di Prigozhin, ''abbiamo visto che il numero dei mercenari della Wagner sta diminuendo'', ha detto Demchenko. ''Non in maniera significativa, ma a poco a poco il numero dei mercenari della Wagner che si trovano in Bielorussia sta diminuendo'', ha aggiunto. Dopo la tentata marcia su Mosca sono stati circa quattromila i mercenari del gruppo Wagner che sono stati trasferiti in Bielorussia come parte dell'accordo mediato da Lukashenko. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)