(Adnkronos) – "Questa è la prima pagina de 'Il Fatto Quotidiano' di oggi. L’ennesima contro di me, il trionfo del giustizialismo e dell’aggressione ad personam. Perché? Chi ha letto Il Mostro conosce la storia". Lo scrive sui social Matteo Renzi, leader di Italia Viva, riprendendo la prima pagina odierna de Il Fatto Quotidiano dal titolo 'Chi tocca Renzi muore', in riferimento all'indagine avviata dal ministro della Giustizia, Carlo Nordio, sui pm che hanno a loro a volta indagato sull'ex presidente del Consiglio. "Io sono stato oggetto di numerose indagini che si sono rivelate un flop ma anziché urlare o gridare al complotto mi sono difeso seguendo la Costituzione e le leggi – sottolinea Renzi – Dopo avermi 'mostrificato' agli occhi dell’opinione pubblica in tanti volevano farmi fuori politicamente usando indagini farlocche. Il Fatto Quotidiano è da anni in prima linea su questa posizione. Io non ho reagito strepitando ma ho fatto tutto quello che la legge permette di fare: appelli, ricorsi, difese processuali". "La conclusione la conoscete – prosegue -: la Corte di Cassazione ha dato ragione a noi, la Corte costituzionale ha dato ragione a noi e adesso i pm che hanno provato a distruggermi la vita dovranno rispondere di eventuali loro illeciti davanti al Csm. Il Fatto allora la butta in caciara: chi tocca Renzi muore. Non è che chi tocca Renzi muore; chi tocca Renzi, come qualsiasi altro cittadino italiano, deve rispettare la Costituzione e le leggi. Noi non abbiamo violato nessuna legge, spero che i pm di Firenze possano dire lo stesso". "Quanto al Fatto: possono continuare ad attaccarmi quanto vogliono. Quello che non riescono a mandar giù è che dopo anni di attacchi mediatici, di sequestri illegittimi, di violazioni costituzionali, di aggressioni personali io sono ancora qui. E rispondo utilizzando il diritto e non il giustizialismo. Volevano togliermi l’agibilità politica, non mi hanno tolto nemmeno il sorriso. Buona domenica", conclude Renzi. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)