(Adnkronos) – Altri 80.000 sms che annunciano lo stop al reddito di cittadinanza sono in partenza. L'Inps, dopo averne inviati 160.000 tra la fine di luglio e l'inizio di agosto, sta per comunicare la decadenza del reddito di cittadinanza ad un'altra vasta platea di percettori, subito dopo il pagamento della mensilità di agosto – che potrebbe arrivare con qualche giorno di ritardo rispetto alla data prefissata (27 agosto), che cade di domenica. Ciò avviene perché il termine per la decadenza non è uguale per tutti i suoi percettori. Al suo posto, ricorda Money.it, è nato l'assegno d'inclusione, seppur con delle differenze rispetto al reddito di cittadinanza. Com'è noto, la Legge di Bilancio 2023 stabilisce che il reddito di cittadinanza quest'anno possa essere percepito per un massimo di sette mesi. Di conseguenza, la scadenza naturale del sostegno al reddito pensato dal M5S potrebbe essere collocata nel mese di luglio, il settimo mese dell'anno, eppure per alcuni dei percettori la scadenza effettiva si verificherà ad agosto o, ancora, nei prossimi mesi. Non è scontato, infatti, che si sia ricevuto il sostegno in tutti i primi sette mesi dell'anno. Basti pensare, come spiega Money.it, a tutti gli aventi diritto che ne hanno fatto richiesta solo a gennaio, dopo aver richiesto l'ISEE, e che hanno percepito la prima mensilità del reddito di cittadinanza 2023 solo a febbraio.
La platea dei percettori del reddito di cittadinanza per cui quella di agosto sarà l'ultima mensilità ad essere erogata è composta da 80.000 famiglie. Altri SMS da parte dell'INPS che comunicano l'interruzione dell'erogazione del reddito di cittadinanza sono attesi anche nei prossimi mesi, ma interesseranno un numero sempre minore di beneficiari. Si ricorda che sono esclusi dallo stop del reddito di cittadinanza i nuclei familiari in cui almeno uno dei componenti sia disabile, over 60 o minore. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)