(Adnkronos) – Nel complesso le amministrazioni hanno presentato proposte di modifiche che riguardano "144 investimenti e riforme". Lo ha spiegato il ministro per gli Affari europei e il Pnrr Raffaele Fitto, nel corso della conferenza stampa al termine della Cabina di regia per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza con all'ordine del giorno l'esame preliminare della proposta di revisione complessiva del Pnrr inclusiva del nuovo capitolo RePowerEu. La proposta di modifica di Pnrr "sarà oggetto di un dibattito interno e di un confronto a livello europeo", ha aggiunto poi il ministro, spiegando che "ci sarà un confronto serrato con la Commissione europea. Abbiamo lavorato per trovare soluzioni ma non ci sarà polemica e l'esperienza della terza e quarta rata è molto indicativa per trovare soluzioni. La proposta aprirà un confronto con le parti sociali". Fitto ha quindi precisato che "bisogna modificare l'approccio sull'utilizzo delle risorse d'intesa con le Regioni" e tale approccio andrà adoperato sia per i fondi Pnrr, sia per i Fondi di Sviluppo e Coesione. "Ci sono delle misure che noi non definanziamo ma che comprendiamo hanno problematiche rispetto alle tempistiche previste dal Pnrr, che si conclude entro il 2026. E allora ci adoperiamo perché il finanziamento resti tale ma vada a sostenere altri progetti. Se si dice che stiamo definanziando interventi e basta diciamo una cosa non vera". Nell'ambito del RePowerEu "c'è una scelta forte del governo" sulla "sostenibilità energetica e ambientale del paese" che "si inserisce perfettamente nelle linee di politica internazionale che il premier Meloni nei giorni scorsi ha indicato nell'avvio del piano Mattei". Nel "solco" delle parole del Presidente Mattarella auspico "un periodo differente di confronto che possa essere utile nell'interesse del Paese, che non provochi la contrapposizione tra il governo e l'opposizione", ha poi chiosato il ministro per gli Affari europei e il Pnrr a proposito della citazione 'degasperiana' fatta dal Capo dello Stato sulla necessità di "mettere il Paese alla stanga". "La riuscita di questo progetto molto faticoso e complesso – ha rimarcato Fitto riprendendo le parole del Presidente della Repubblica – non è la riuscita del governo ma la riuscita del progetto del Paese". Il Mit ha presentato questo pomeriggio in Cabina di Regia una proposta che riguarda la rimodulazione di parte dei progetti di propria competenza. Nessuna rimodulazione finanziaria, invece, ha riguardato investimenti di competenza dei Comuni. Si tratta di modifiche riguardanti aspetti tecnici: gli oltre 39 miliardi di risorse finanziarie da destinare alle infrastrutture e ai sistemi di trasporto, riferisce il Mit in una nota, saranno interamente spesi, come da programma. In più il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini ha avanzato, tramite i propri uffici, proposte per ottenere ulteriori 2 miliardi di finanziamenti per rafforzare le misure a supporto delle perdite idriche, del trasporto rapido di massa e dei treni intercity. Inoltre, sui fondi RepowerEu, il Mit ha chiesto fondi aggiuntivi per 1,5 mld per l'efficientamento energetico nelle case popolari, 400 mln per elettrificazione delle banchine nei porti per ridurre le emissioni inquinanti e 600 mln per nuovi vagoni per i treni pendolari e il trasporto pubblico locale. Escluse dal Pnrr perché realizzabili con tempi non più compatibili con la scadenza del 2026 la tratta ferroviaria Roma-Pescara, due lotti della Palermo-Catania e una parte degli investimenti per l’Ertms (European Rail Traffic Management System). Le risorse saranno utilizzate su altri lotti delle tratte Napoli-Bari e Palermo-Catania. Salvini, riferisce il Mit, ha impegnato gli uffici del dicastero di Porta Pia affinché tutte le opere non ricomprese nel Pnrr ma ritenute strategiche siano contestualmente finanziate da altri programmi. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)