(Adnkronos) – "La crisi climatica sta rendendo" gli "eventi meteorologici estremi più frequenti e gravi anche nel nostro Paese. Tanto che, nei primi 5 mesi del 2023, c'è stato un aumento del 134% rispetto all'anno scorso" secondo dati di Legambiente. Lo sottolinea Save the Children in una nota, ricordando che "le ondate di calore estremo, che in questi giorni stanno investendo anche il nostro Paese, hanno un impatto sul benessere di bambine, bambini e adolescenti". L'organizzazione rimarca che "in Italia la probabilità di eventi estremi legati alla crisi climatica è aumentata del 9% in 20 anni e i più piccoli rischiano di subire in modo pesante i disagi che questo comporta". Nella Penisola, inoltre, "i centri urbani sperimentano temperature più alte di 5-10°C rispetto alle aree rurali circostanti. Un dato importante, se si considera che i centri urbani occupano più del 2% della superficie terrestre e in città viene consumato circa il 90% delle risorse prodotte nel mondo". "A livello globale – avverte Save the Children – la crisi climatica rappresenta oggi una delle principali minacce per la realizzazione degli Obiettivi dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, in particolare per quanto riguarda i diritti e il benessere di bambine, bambini e adolescenti, aumentando il circolo vizioso di crisi umanitarie, povertà e conflitti, che colpiscono, in particolare, i minori più vulnerabili". L'organizzazione definisce dunque la crisi climatica "una vera e propria crisi dei diritti dell'infanzia. Mette a rischio circa 1 miliardo di bambini, quasi metà della popolazione infantile mondiale, che vivono in Paesi ad alto rischio di subire gli impatti del cambiamento climatico e i minori già colpiti dalle disuguaglianze sono maggiormente a rischio". "E' necessario mettere in campo da un lato azioni di mitigazione per minimizzare l'impatto negativo del cambiamento climatico sui bambini più vulnerabili, a rischio di povertà ed esclusione sociale", esorta Save the Children, e "dall'altro interventi di adattamento che combinino la riduzione dei rischi ambientali con politiche sociali per l'infanzia e l'adolescenza più decise. E' essenziale attuare una giusta transizione ecologica che includa interventi contro la povertà multidimensionale, le disuguaglianze e l'ingiustizia climatica e intergenerazionale". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)