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Carlos Alcaraz batte Novak Djokovic per 1-6, 7-6 (8-6), 6-1, 3-6, 6-4 nella finale del singolare maschile di Wimbledon 2023 e trionfa per la prima volta nello Slam londinese. Lo spagnolo, numero 1 del mondo e del tabellone, supera il serbo, campione uscente e testa di serie numero 2, dopo 4h42' di battaglia. I numeri non dicono tutto, ma aiutano a comprendere il match. Spicca la differenza di vincenti messi a segno dai due finalisti. Alcaraz chiude con 66 winners, Djokovic si ferma a 32. Alcaraz trova con frequenza le soluzioni per chiudere lo scambio, senza soffrire per la percentuale non memorabile di prime palle (62%). Djokovic, che non riesce a fare la differenza con la risposta, piazza la metà dei vincenti rispetto all'avversario e commette quasi lo stesso numero di errori gratuiti (40 contro i 45 dell'iberico). Il serbo deve fronteggiare due palle break nel game d'apertura e evita la partenza ad handicap. Il serbo, dopo il rodaggio, comincia un monologo: 5 game di fila, con Alcaraz costretto a remare da fondo campo.
Il primo set scivola via con un 6-1 senza storia. Lo spagnolo ha il merito di scuotersi in avvio di secondo set (2-0), ma il progetto di fuga naufraga rapidamente (2-2). Da lì in avanti, il servizio domina la frazione e l'epilogo al tie-break è la logica conseguenza. Djokovic allunga (3-0), si fa raggiungere (3-3) e arriva al set-point (6-5). Alcaraz si salva e ribalta la situazione con 3 punti di fila: 8-6 e il secondo set (7-6) è suo. L'iberico, con il vento in poppa, apre il terzo set con un break (2-0) e allunga in modo decisivo nel quinto game, con il secondo break che arriva dopo un duello lungo 32 punti. Il 6-1 del terzo parziale sembra indirizzare il match verso lo spagnolo. Djokovic, però, riesce ad accelerare nel quarto set: break nel quinto game, sufficiente per spezzare l'equilibrio e garantire al serbo il 6-3 che allunga la sfida al quinto set. La svolta arriva nel terzo game. Alcaraz si appoggia al rovescio che trasforma la palla break in oro: 2-1 e Djokovic spalle al muro. Sotto 5-4, il fuoriclasse di Belgrado ha l'ultima chance: sul 30-30, il campione in carica non riesce a salvarsi col roveschio. Match point, Alcaraz chiude i conti e trionfa: Wimbledon è suo.
Il trionfo di Alcaraz a Wimbledon segna la fine di un'era e l'inizio di una nuova epoca. Il ventenne spagnolo riesce a porre fine al dominio di Djokovic sull'erba dell'All England Club. Il serbo, trionfatore a Londra in 7 occasioni, non perdeva sul Centrale dal 2017. Alcaraz si è andato a prendere lo scettro nel giardino del re, conquistando il secondo titolo dello Slam in carriera (dopo il successo all'US Open 2022) e centrando il primo trionfo nel torneo più prestigioso del pianeta. L'iberico rimane il numero 1 del ranking Atp e, con una carriera tutta da scrivere, dimostra di essere un vincente su tutte le superfici. A 20 anni ha già domato anche l'erba e ora si avvia a cercare gloria nella stagione americana sul cemento, prima di sbarcare a New York a fine agosto per difendere il titolo vinto un anno fa a Flishing Meadows. Djokovic abdica, almeno per ora, e in una stagione comunque strepitosa deve accantonare il sogno del Grande Slam. Ha iniziato il 2023 trionfando agli Australian Open battendo in finale il greco Stefanos Tsitsipas. A Parigi, dopo aver battuto Alcaraz in semifinale, nell'atto conclusivo del Ronald Garros ha demolito il norvegese Casper Ruud, un altro simbolo della 'new era' del tennis. A Wimbledon, però, dall'altra parte della rete ha trovato il più forte di tutti. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)