(Adnkronos) – “I vaccini possono essere una garanzia per una vita longeva e in salute anche durante la senilità. Vorrei vivere il più a lungo possibile in salute, potendo fare ciò che amo. Oggi si vive più a lungo, ma senza garanzie per la salute”. Lo ha detto Fabio Landazabal, presidente e amministratore delegato Gsk, intervendo al convegno, Long-Term Care Eight, che si è tenuto oggi al ministero della Salute. In Italia, ai primi posti al mondo per longevità, la fragilità cresce più velocemente dell’aspettativa di vita – è emerso durante i lavori – tra il 2011 e il 2021, gli italiani sopra i cinquant’anni con fragilità lieve, moderata o severa sono passati dal 26% al 40%. “Le persone anziane sono sempre più fragili e costrette a convivere con patologie – ha evidenziato Landazabal – Un esempio importante è quello che è stato fatto durante la pandemia Covid-19 dalle aziende farmaceutiche che hanno sviluppato, in un solo anno, un vaccino in grado di arginare gli effetti del virus. In Italia si investe solo il 5% in prevenzione vaccinale ed è difficile pertanto misurare la copertura vaccinale nell’anziano”. "Dal 2022 stiamo aspettando la pubblicazione di un Piano vaccinale, che auspichiamo sarà diffuso al più presto e che renda accessibile la vaccinazione in tutta Italia, senza differenze demografiche o di regione. Come azienda farmaceutica, Gsk Pharma è qui per presentare le proprie innovazioni – ha poi concluso – e portare un cambiamento alla concezione dell’invecchiamento, per passare da una accezione in cui l’anziano è percepito come fragile ad una in cui questo viene percepito come longevo in salute”. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)