(Adnkronos) – “I soggetti fragili sono venuti alla luce in maniera esplosiva con il Covid. Noi che ci occupiamo di immunodeficienza conosciamo benissimo il problema”. Così Giuseppe Spadaro, responsabile dell’Uosd di Allergologia e Azienda ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli, intervenuto al convegno ‘La vaccinazione anti – Herpes Zoster nei soggetti fragili’, che si è tenuto nell’aula magna del Ceinge – biotecnologie avanzate dell’Università Federico II di Napoli per studiare percorsi che siano il più possibile agili e brevi e che rendano efficace e semplice la somministrazione della vaccinazione a tali soggetti. I soggetti fragili sono i pazienti neoplastici, i pazienti sottoposti a terapie che possono compromettere il sistema immunitario e gli anziani, ma non solo – ha sottolineato Spadaro –.È importante che si conosca il problema e che si conoscano i pazienti. Eventi come quello di oggi servono a informare, rassicurare e illuminare. Non solo la popolazione, ma anche molti colleghi di base che devono essere informati sui vaccini e su quello che facciamo. “Le vaccinazioni – ha concluso Spadaro – hanno sconfitto già diverse patologie. Con gli adiuvanti abbiamo addirittura rafforzato il vaccino per i pazienti fragili. L’adiuvante è una sostanza che messa nel vaccino lo rende più potente, stabile a diverse temperature e per diverso tempo. Stimola una risposta più potente del sistema immunitario. Per fortuna oggi abbiamo a disposizione un vaccino anti herpes zoster a tecnologia ricombinante e quindi somministrabile anche ai soggetti immunodepressi”. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)