(Adnkronos) – Con la bacchetta di Juraj Valčuha, interprete della Nona Sinfonia di Ludwig van Beethoven, il Teatro La Fenice torna in Piazza San Marco a Venezia. Sabato 8 luglio, alle ore 21.00, il maestro slovacco dirigerà l'ultimo capolavoro del catalogo sinfonico del grande compositore tedesco, alla testa dell'Orchestra e Coro del Teatro La Fenice e con la partecipazione del soprano Federica Lombardi, del mezzosoprano Veronica Simeoni, del tenore Michael Schade, e del basso Mark S. Doss. Il maestro del Coro è Alfonso Caiani. L'evento, realizzato in collaborazione con il Comune di Venezia e con il sostegno di Intesa Sanpaolo, sarà trasmesso in diretta radiofonica su Rai Radio3, e in diretta televisiva su Rai5 e su Arte. Il concerto diretto da Juraj Valčuha va ad arricchire la lunga e memorabile lista di grandi eventi targati Fenice che hanno avuto luogo nella splendida cornice di Piazza San Marco, a partire dal primo registrato negli annali, l'allestimento di Cavalleria rusticana e Pagliacci nel lontano 1928, passando per i grandi spettacoli di danza come quello realizzato in collaborazione con la Biennale 1972 intitolato Piazza San Marco Event con la Merce Cunningham & Dance Company, quello che vide protagonista il Ballet du XXème Siècle di Maurice Bejart nel 1975, e quello realizzato il collaborazione con il Comune di Venezia con il Bolshoi di Mosca del 1994; oppure per gli eventi di musica pop come il concerto di Sting con la Filarmonica della Fenice del 2011; fino ai più recenti 'Concerto di ringraziamento' del 1996 – a ingresso libero -, al concerto del settembre 2020, ancora in piena epoca pandemica, con l'Orchestra e Coro del Teatro La Fenice; e a quello della scorsa estate che ha visto Fabio Luisi dirigere l'Orchestra e Coro del Teatro La Fenice nei Carmina Burana di Carl Orff. La Sinfonia n. 9 in re minore op. 125, l'ultima composizione sinfonica compiuta di Ludwig van Beethoven (1770-1827), è una delle pagine più importanti della letteratura sinfonica tedesca e un monumento della musica di ogni tempo. La creazione di questo imponente e rivoluzionario affresco sinfonico, che comprendeva per la prima volta la presenza di soli e coro, occupò la mente di Beethoven per gran parte della sua vita: il compositore appuntò alcuni elementi musicali fin dal 1794, li propose in altri lavori, ed è probabile che l'idea stessa di musicare l'ode di Schiller, An die Freunde – un testo del 1785, divenuto simbolo degli ideali dei giovani tedeschi – l'avesse già avuta negli anni dell’Università a Bonn. Fu solo nel 1823 però che cominciò a dedicarsi completamente a questa composizione, che debuttò l'anno successivo, il 7 maggio 1824, al Theater am Kärntnertor di Vienna, con il contralto Caroline Unger e il tenore Anton Haizinger: un concerto memorabile, con lo stesso autore sul podio benché, date le sue condizioni di salute, la concertazione fosse stata curata da altri. Il pubblico accolse la Sinfonia con grande entusiasmo, tributando a un Beethoven ormai completamente sordo, invece degli applausi, un festoso sventolare di fazzoletti. Juraj Valčuha è direttore musicale della Houston Symphony nonché primo direttore ospite della Konzerthausorchester di Berlino. Inoltre è stato direttore musicale del Teatro San Carlo di Napoli dal 2016 al 2022 e direttore principale dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai dal 2009 al 2016. Nato a Bratislava, vi studia Composizione e Direzione, proseguendo poi gli studi a San Pietroburgo con Ilya Musin e a Parigi. Nel 2006 debutta con l’Orchestre National de France e inizia la carriera italiana al Comunale di Bologna con La bohème. Da allora è salito sul podio delle orchestre più prestigiose, quali Münchner Philharmoniker, Gewandhausorchester di Lipsia, Staatskapelle di Dresda, Berliner Philharmoniker, Orchestra del Concertgebouw di Amsterdam, le orchestre americane di Pittsburgh, Chicago, Cleveland, Los Angeles, San Francisco, National Symphony e New York Philharmonic, Philharmonia di Londra, Filarmonica della Scala e Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della rai ha effettuato tournée al Musikverein di Vienna, alla Philharmonie di Berlino, a Colonia, Monaco e Zurigo, nella stagione di Abu Dhabi Classics e al Festival Enescu di Bucarest. Le ultime due stagioni lo hanno visto impegnato con la Chicago Symphony, la Cleveland Orchestra, la New York Philharmonic, le San Francisco e Pittsburg Symphony, la bbc Symphony, la Philharmonia, i Wiener Symphoniker, i Münchner Philharmoniker, le orchestre radio di Francoforte, Amburgo, bbc Londra, la Konzerthausorchester a Berlino e in tournée nelle capitali baltiche, nonché le Orchestre dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia e dell’OSN Rai. Recenti produzioni operistiche lo hanno portato in particolare alla Deutsche Oper di Berlino con Elektra, al Comunale di Bologna con Tristan und Isolde e all'Opera di Firenze con Ariadne auf Naxos e Faust. Notevoli le produzioni di Elektra, La fanciulla del West, Lady Macbeth del distretto di Mtsensk, Kát’a Kabanová, Die Walküre. È stato insignito del Premio Abbiati 2018come migliore direttore d’orchestra. La stagione 2022-2023 lo vede impegnato in apertura di stagione con il Teatro San Carlo (Don Carlo), alla Deutsche Oper Berlin (Turandot), alla Bayerische Staatsoper di Munich con La bohème e Tristan und Isolde. Dirige concerti con la Filarmonica della Scala, la Konzerthaus di Berlino, la Yomiuri Orchestra di Tokyo, l'Accademia di Santa Cecilia, le orchestre sinfoniche di Houston, Pittsburgh, San Francisco, Chicago, ndr Amburgo, Rai Torino e l'Orchestre National de France. Alla Fenice, oltre a vari concerti sinfonici, ha diretto Peter Grimes (2022) e La bohème (2011). —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)