(Adnkronos) – Saldi estivi 2023 al via da giovedì 6 luglio, per una durata media di circa 6 settimane. La nuova data è stata posticipata dalla conferenza delle Regioni e delle Province autonome. Di seguito il calendario e le nuove regole, – Abruzzo: 6 luglio per 60 giorni con possibilità di effettuare vendite promozionali in qualsiasi periodo dell’anno si legge sul sito di Confcommercio. – Basilicata: 6 luglio – 6 settembre con divieto delle vendite promozionali 130 giorni prima della data inizio saldi – Calabria: 6 luglio – 4 settembre per 60 giorni con divieto vendite promozionali 15 giorni prima della data inizio saldi – Campania: 6 luglio per 60 giorni con divieto vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi – Emilia Romagna: 6 luglio per 60 giorni con divieto vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi – Friuli Venezia Giulia: 6 luglio – 30 settembre con possibilità di effettuare vendite promozionali in qualsiasi periodo dell’anno – Lazio: 6 luglio per 6 settimane con divieto vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi – Liguria: 6 luglio – 19 agosto per 45 giorni con divieto vendite promozionali 40 giorni prima della data inizio saldi – Lombardia: 6 luglio per 60 giorni con divieto vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi – Marche: 6 luglio – 31 agosto con divieto vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi – Molise: 6 luglio per 60 giorni con divieto vendite promozionali 30 giorni prima e 30 dopo della data inizio saldi – Piemonte: 6 luglio per 8 settimane con divieto vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi – Puglia: 6 luglio – 15 settembre con divieto vendite promozionali 15 giorni prima della data inizio saldi – Sardegna: 6 luglio per 60 giorni con divieto vendite promozionali 40 giorni prima della data inizio saldi – Sicilia: 6 luglio – 15 settembre con possibilità di effettuare vendite promozionali in qualsiasi periodo dell’anno – Toscana: 6 luglio per 60 giorni con divieto vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi – Umbria: 6 luglio – 3 settembre con possibilità di effettuare vendite promozionali in qualsiasi periodo dell’anno – Valle d'Aosta: 6 luglio – 30 settembre con divieto vendite promozionali 15 giorni prima della data inizio saldi – Veneto: 6 luglio – 31 agosto con divieto vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi – Trento e Provincia per 60 giorni, i commercianti determinano liberamente i periodi in cui effettuare i saldi. ALTO ADIGE – Distretto di Bolzano, Oltradige e Bassa Atesina (Bolzano, Andriano, Terlano, Nalles, Meltina, Laives, Vadena, Bronzolo, Ora, Egna, Montagna, Termeno, Magrè, Cortaccia, Cortina, Salorno, Aldino, Trodena, Anterivo, S. Genesio, Fiè, Sarentino, Appiano, Caldaro, Cornedo, Nova Ponente, Nova Levante): dal 14 luglio all'11 agosto. – Tires, Castelrotto, Renon, Ortisei, S. Cristina, Selva Gardena dal 18 agosto al 15 settembre – Distretto di Merano e Burgraviato (Merano, Moso in Passiria, San Leonardo in Passiria, S. Martino in Passiria, Rifiano, Tirolo, Scena, Lagundo, Caines, Parcines, Avelengo, Marlengo, Verano, Plaus, Cermes, Lana, Postal, Gargazzone, San Pancrazio d'Ultimo, Ultimo, Proves, Lauregno, Tesimo, Senale/S. Felice, Naturno) dal 14 luglio all'11 agosto – Distretto Valle Isarco e Alta Valle Isarco (Bressanone, Rio Pusteria, Fortezza, Varna, Rodengo, Naz-Sciaves, Luson, Velturno, Chiusa, Funes, Barbiano, Laion, Ponte Gardena, Vipiteno, Brennero, Racines, Campo di Trens, Val di Vizze, Villandro, Vandoies) dal 14 luglio all'11 agosto – Distretto Val Pusteria (Brunico, Perca, Valdaora, Rasun Anterselva, Monguelfo-Tesido, Valle di Casies, Braies, Villabassa, Dobbiaco, San Candido, San Lorenzo di Sebato, Falzes, Chienes, Terento, Gais, Selva dei Molini, Valle Aurina, Predoi, Campo Tures, Sesto) dal 14 luglio all'11 agosto – Marebbe, San Martino in Badia, La Valle, Badia, Corvara dal 18 agosto al 15 settembre – Distretto Val Venosta (Curon Venosta – tranne Resia e San Valentino alla Muta -, Glorenza, Sluderno, Malles, Lasa, Castelbello-Ciardes, Silandro, Laces, Martello, Tubre, Prato allo Stelvio, Senales – tranne Maso Corto- ) dal 14 luglio all'11 agosto – Stelvio, Maso Corto, Resia, San Valentino alla Muta dal 18 agosto al 15 settembre. I saldi estivi 2023 prenderanno il via con una importante novità in favore dei consumatori. Entrano infatti in vigore dall’1 luglio le nuove misure sugli sconti di fine stagione previste dal decreto legislativo, approvato lo scorso 7 marzo, che attua nell'ordinamento italiano la direttiva Ue 2019/2161. Lo ricorda il Codacons, che spiega come le nuove disposizioni abbiano modificato la normativa sugli sconti, imponendo regole più rigide sulla trasparenza dei prezzi e sulle vendite presso i siti di e-commerce, prevedendo inoltre sanzioni più pesanti in caso di pratiche commerciali scorrette. La principale novità riguarda gli 'sconti farlocchi' praticati dai commercianti, ossia l’odiosa pratica di alzare il prezzo di un prodotto prima di applicare la percentuale di sconto durante i saldi, spiega il Codacons. Un illecito che ora non sarà più attuabile: la nuova normativa prevede infatti l’obbligo per i negozianti di indicare chiaramente, oltre alla percentuale di sconto e al prezzo finale, anche il prezzo più basso (e non più il prezzo di listino) applicato alla generalità dei consumatori nei 30 giorni precedenti. Quindi quando gli sconti divengono via via più alti, come accade durante i saldi, il prezzo precedente da indicare è quello riferito ai 30 giorni antecedenti l’avvio dei saldi. I commercianti che non si atterranno a tale nuova regola, vanno incontro ad una sanzione pecuniaria da 516 a 3.098 euro. Una misura che adesso, grazie al nuovo decreto legislativo, si applicherà non solo ai negozi fisici, ma anche alle vendite sul web e alle piattaforme di e-commerce, garantendo così maggiore trasparenza ai consumatori. Come ogni anno, infine, il Codacons mette in guardia i consumatori da possibili fregature, e diffonde i consigli utili per fare acquisti in sicurezza durante i saldi: 1. Conservate sempre lo scontrino: non è vero che i capi in svendita non si possono cambiare. Il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare. Se il cambio non è possibile, ad es. perché il prodotto è finito, avete diritto alla restituzione dei soldi (non ad un buono). Avete due mesi di tempo, non 7 o 8 giorni, per denunciare il difetto. 2. Le vendite devono essere realmente di fine stagione: la merce posta in vendita sotto la voce “Saldo” deve essere l’avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino. State alla larga da quei negozi che avevano gli scaffali semivuoti poco prima dei saldi e che poi si sono magicamente riempiti dei più svariati articoli. È improbabile, per non dire impossibile, che a fine stagione il negozio sia provvisto, per ogni tipo di prodotto, di tutte le taglie e colori. 3. Girate: Nei giorni che precedono i saldi andate nei negozi a cercare quello che vi interessa, segnandovi il prezzo; potrete così verificare l’effettività dello sconto praticato ed andrete a colpo sicuro, evitando inutili code. Non fermatevi mai al primo negozio che propone sconti ma confrontate i prezzi con quelli esposti in altri esercizi. Eviterete di mangiarvi le mani. A volte basta qualche giro in più per evitare l’acquisto sbagliato o per trovare prezzi più bassi. 4. Consigli per gli acquisti: Cercate di avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio: sarete meno influenzabili dal negoziante e correrete meno il rischio di tornare a casa colmi di cose, magari anche a buon prezzo, ma delle quali non avevate alcun bisogno e che non userete mai. Valutate la bontà dell’articolo guardando l’etichetta che descrive la composizione del capo d’abbigliamento (le fibre naturali ad esempio costano di più delle sintetiche). Pagare un prezzo alto non significa comprare un prodotto di qualità. Diffidate dei marchi molto simili a quelli noti. 5. Diffidate degli sconti superiori al 50%, spesso nascondono merce non proprio nuova 6 Servitevi preferibilmente nei negozi di fiducia o acquistate merce della quale conoscete già il prezzo o la qualità in modo da poter valutare liberamente e autonomamente la convenienza dell’acquisto. 7. Negozi e vetrine: non acquistate nei negozi che non espongono il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato. Il prezzo deve essere inoltre esposto in modo chiaro e ben leggibile e deve esserci l’indicazione del prezzo praticato negli ultimi 30 giorni prima dell’avvio dei saldi. Controllate che fra la merce in saldo non ce ne sia di nuova a prezzo pieno. La merce in saldo deve essere separata in modo chiaro dalla “nuova”. Diffidate delle vetrine coperte da manifesti che non vi consentono di vedere la merce. 8. Prova dei capi: non c’è l’obbligo. È rimesso alla discrezionalità del negoziante. Il consiglio è di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati. 9. Pagamenti: il commerciante è obbligato ad accettare forme di pagamento elettroniche (carte, bancomat) anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi. 10. Fregature: Se pensate di avere preso una fregatura rivolgetevi al Codacons, oppure chiamate i vigili urbani. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)