(Adnkronos) – La lotta all'infezione materna (toxoplasmosi, citomegalovirus, epatite, sifilide, Hiv) e la riduzione o l'eliminazione delle possibili conseguenze fetali attraverso un'adeguata strategia di prevenzione. E' obiettivo del Centro per la prevenzione e la cura delle infezioni in gravidanza dell'Inmi Spallanzani di Roma, diretto da Giuseppina Liuzzi. Nel corso del 2022 nel centro sono state effettuate 2.134 visite ambulatoriali (con una media di 11-12 visite al giorno) e una media di 30 prelievi al giorno. "Il centro rappresenta un vero punto di riferimento sovraregionale e ha proprio l'obiettivo di fornire un servizio dedicato sia alle donne in gravidanza, ma anche alle donne con desiderio di maternità. Tutto questo con una presa in carico globale del problema infettivo", evidenzia Liuzzi. Il centro è operativo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13. "Presso il nostro centro, oltre agli esami di laboratorio e agli screening infettivologici, viene effettuata anche una consulenza specialistica infettivologica volta proprio a individuare eventuali problematiche nel corso della gravidanza e a stabilire, in alcuni casi, quella che può essere la terapia più opportuna e più efficace per prevenire la trasmissione al feto dell'infezione materna. Quindi – sottolinea Liuzzi – il nostro compito non si ferma soltanto al follow-up, alle cure materne, ma continuiamo anche dopo il parto con uno screening infettivologico rivolto al neonato per individuare eventuali infezioni trasmesse e indirizzare e accompagnare così la mamma nel più giusto percorso di assistenza per il neonato". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)