(Adnkronos) – Tre le parole chiave del bilancio di sostenibilità territoriale del Gruppo A2A: pianeta, persone, prosperità. Tutti ambiti identificati dal World Economic Forum con il documento 'Measuring Stakeholder Capitalism: towards common metrics and consistent reporting of Sustainable value creation'. L'anno scorso la centrale termoelettrica di San Filippo del Mela, che rientra nel programma eccezionale di massimizzazione previsto dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica per arginare i consumi di gas naturale, ha prodotto 2.137 GWh di energia, fornendo un contributo sostanziale all’autonomia energetica del Paese. L’obiettivo del Gruppo A2A è la trasformazione del sito in un nuovo polo energetico integrato, soluzione concreta per la transizione energetica e l’economia circolare. Non a caso, è in itinere il procedimento autorizzatorio unico regionale (Paur) dopo il completamento dell’istruttoria per l’ottenimento della Via, la valutazione di impatto ambientale, per la realizzazione di un impianto di trattamento e recupero della frazione organica dei rifiuti urbani (Forsu). L’impianto potrà trattare 75mila tonnellate l’anno, così da recuperare risorse ed energia dai rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata dell’umido e del verde, producendo biometano e compost di qualità che sarà poi certificato per l’utilizzo come fertilizzante in agricoltura. Ma il progetto per il polo di San Filippo del Mela prevede anche un impianto di trattamento della plastica (l'iter è in fase di autorizzazione presso la Regione Sicilia) con una capacità potenziale di 50mila tonnellate l'anno per inserirsi nella filiera regionale del trattamento dei rifiuti, incrementando il riciclo della plastica e arrivando poi a dotare la provincia di Messina di un proprio centro di selezione nel quale suddividere la plastica mista, raccolta in maniera differenziata, in diverse tipologie di polimeri e colori. A questo si aggiungono anche un impianto turbogas ad alta efficienza (850 MWe) e uno per lo stoccaggio elettrochimico (20 MW) che è stato già autorizzato, per immagazzinare e rilasciare energia da scambiare nei mercati elettrici, oltre a nuovi campi fotovoltaici su tetti e suolo per complessivi 3,8 MWp per sostenere la produzione di energia rinnovabile. Le stesse finalità sono seguite attraverso l’impianto eolico di Mimiani, in provincia di Caltanissetta, grazie al quale il Gruppo A2A ha incrementato la produzione di energia verde, avendone prodotta nell’anno circa 43mila MWh con le sue 11 turbine per una potenza installata di 22,5 MW. Entro la dine del 2023 entrerà in funzione anche il parco eolico di Matarocco, in provincia di Trapani, la cui potenza si attesta sui 30 MW. Complessivamente, la quantità di CO2 evitata grazie alla produzione rinnovabile in Sicilia è stata pari a 19.000 tonnellate. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)