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Catturare i vertici militari della Russia, a partire dal ministro della Difesa Sergei Shoigu e dal capo di Stato maggiore Valery Gerasimov, era il piano del capo della Wagner, Yevgeny Prigozhin, che lo scorso fine settimana ha dato vita ad una rivolta con migliaia di suoi uomini arrivando da Rostov fino a 200 chilometri da Mosca e dal Cremlino di Vladimir Putin. Lo riferisce il Wall Street Journal, citando funzionari occidentali a conoscenza di informazioni sul 'quasi golpe' dei mercenari. Prigozhin ora è in 'esilio' in Bielorussia, accolto dal presidente Aleksandr Lukashenko che ha mediato nelle ore di massima tensione nello scorso fine settimana. La Wagner, come ha chiarito Putin, di fatto verrà smantellata: soldati e comandanti possono entrare nei quadri dell'esercito regolare o trasferirsi in Bielorossia, mentre la compagnia consegnerà le armi pesanti alla Difesa. Secondo le fonti, Prigozhin ha accelerato i suoi piani dopo che l'agenzia di intelligence interna russa (Fsb) è venuta a conoscenza del complotto. L'avvio in tempi molto serrati della rivolta, ipotizza il quotidiano americano, potrebbe spiegare il suo fallimento dopo solo 36 ore, con l'annullamento dell'avanzata verso la capitale russa. Stando al Wsj, il piano di Prigozhin era catturare Shoigu e Gerasimov durante una visita nel sud della Russia, al confine con l'Ucraina, che i due stavano pianificando. Ma l'Fsb, secondo i funzionari occidentali, ha scoperto il piano due giorni prima che venisse eseguito. Anche le agenzie di intelligence occidentali hanno scoperto i piani di Prigozhin, analizzando le intercettazioni e le immagini satellitari, secondo una persona che ha familiarità con l'accaduto. I funzionari occidentali ritengono che il complotto originale avesse buone possibilità di successo, ma è fallito dopo che la cospirazione è trapelata, costringendo Prigozhin a improvvisare un piano alternativo.
Il complotto di Prigozhin si basava sulla convinzione che una parte delle forze armate russe si sarebbe unita alla ribellione e si sarebbe rivoltata contro i propri comandanti. Venuto a conoscenza della fuga di notizie, Prigozhin è stato quindi costretto ad agire prima del previsto venerdì ed è riuscito a prendere il controllo di Rostov, nel sud della Russia. Secondo l'intelligence occidentale, la facilità con cui le truppe della Wagner hanno conquistato la città che ospita un grande aeroporto militare suggerisce che alcuni comandanti delle forze regolari avrebbero fatto parte del complotto. I funzionari occidentali hanno affermato inoltre che Prigozhin avrebbe comunicato le sue intenzioni ad alti ufficiali militari, forse anche al generale Sergei Surovikin, comandante della forza aerospaziale russa, ma non è possibile stabilire se Surovikin abbia trasmesso queste informazioni all'Fsb o come l'agenzia abbia scoperto i piani di Prigozhin. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)