(Adnkronos) – “C'è assolutamente bisogno di rafforzare la comunicazione e l'informazione rivolta in generale a tutte le cittadine e cittadini italiani, in particolare alla popolazione più fragile, come gli anziani, di modo che si aumenti l'accesso alla prevenzione vaccinale e si diffonda e si consolidi l'idea che il vaccino è di aiuto soprattutto alle persone con fragilità, che presentano una patologia cronica, una morbilità o una comorbilità, per proteggersi dall'impatto di altre patologie che possono aggiungersi alla loro”. Così Annalisa Mandorino, segretaria generale Cittadinanzattiva, intervenendo oggi a Roma al convegno “Frames – Messa a fuoco sull’Herpes Zoster. Nuove prospettive di prevenzione nel paziente oncologico” promosso da Gsk. Il ruolo indispensabile per garantire una corretta informazione sui benefici del vaccino, in relazione alla patologia dei pazienti, secondo Mandorino, è svolto “tanto dal medico di medicina generale quanto dagli specialisti che hanno in carico le persone con patologia, specialmente con patologia pregressa. Come Cittadinanzattiva – ricorda – abbiamo lavorato in questi anni per costituire un'alleanza più salda tra i medici di medicina generale, gli specialisti, gli oncologi, i cittadini e i pazienti, proprio perché è dalla sinergia tra queste figure, e dal livello di prossimità di dialogo, che si può instaurare tra di loro, che si possono aumentare le coperture vaccinali e quindi l'efficacia del vaccino stesso, sia per i singoli, sia per la collettività”. Tuttavia non è solo una questione di maggiore informazione, ma anche di accessibilità alla prevenzione, difforme a seconda della regione del Paese in cui risiede il paziente. “Occorre – conclude Mandorino – creare dei circuiti virtuosi per permettere ai pazienti di vaccinarsi, quindi facilitare tutto quello che è l'aspetto organizzativo del vaccino, per esempio, distribuendo, aumentando e accrescendo i luoghi dove la vaccinazione per gli adulti può essere somministrata”. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)