(Adnkronos) – "Non possiamo continuare a parlare delle conseguenze dei cambiamenti demografici solo come invecchiamento della popolazione. Si riducono infatti i giovani, unica volta nella storia dell'umanità. Non si era mai visto. Non può essere trascurato che abbiamo molti meno giovani rispetto a quanto da sempre si sono avuti per generare crescita e ricchezza nel Paese. Abbiamo il degiovanimento che è un processo nuovo, accentuato che riduce la componente del giovani, che oggi è il 27%. L'Italia ha lasciato che le cose andassero così, non ha avuto una strategia vera per fronteggiare gli squilibri demografici". Così Alessandro Rosina, ordinario di Demografia e statistica sociale all'università Cattolica, intervenendo a 'Demografica. Popolazione, persone, natalità: noi domani', l'evento promosso da Adnkronos, e in corso oggi al Palazzo dell'informazione a Roma, per il lancio di ‘Demografica’, un nuovo progetto editoriale del Gruppo che ha l’obiettivo di mettere la produzione giornalistica al servizio di un dibattito che tenga insieme gli aspetti politici, sanitari, sociali ed economici del tema. Rosina ha sottolineato, nel corso del confronto moderato dal vice direttore Adnkronos, Fabio Insenga, che "se non ci saranno interventi il rischio è che questi squilibri demografici vadano a vincolare i nostri percorsi di sviluppo nei prossimi decenni". —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)