(Adnkronos) – “Il futuro di questo progetto è legato alla produzione dell’idrogeno, cioè al processo circolare legato al riutilizzo dei rifiuti. L’ultima frazione di rifiuti non più riciclabili infatti, quelli che più comunemente vanno in discarica o vanno bruciati in termovalorizzatori, rappresenta la materia prima fondamentale per la produzione di questo idrogeno”. Lo ha spiegato Alessandro Bernini, CEO di Maire, in occasione della presentazione del progetto della prima stazione di rifornimento a idrogeno a Roma realizzata in collaborazione con Q8. “Il progetto che abbiamo lanciato su Roma nella nostra hydrogen valley, come l’abbiamo chiamata – ha proseguito Bernini – deriva dall’utilizzo di una parte del rifiuto urbano diretto di Roma. Il rifiuto diventa una materia prima per la produzione di idrogeno, da una parte, e di gas di sintesi che può essere immesso nella rete nazionale e che può essere utilizzato in alternativa al gas russo". Questo modello – ha aggiunto – "può rappresentare quindi una valida alternativa anche economica a quello proveniente dalle direttrici del Nord Europa. Il progetto di Roma è quello che abbiamo fatto partire per primo e che ha ricevuto un contributo europeo importante, quasi di 200 milioni di euro, e che quindi vogliamo realizzare il prima possibile”. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)